Confindustria: Pnrr, recupero 100% scarti tessile obbiettivo nobile ma irrealizzabile a breve

“L’obiettivo del 100% di recupero” contenuto nel Pnrr nella sezione dedicata all’economia circolare “è per il tessile una sfida importante. Prato parte avvantaggiata dalla sua storica pratica di riciclo delle fibre laniere. Il distretto pratese sta già oggi compiendo in maniera diffusa un’operazione di recupero dei propri scarti di lavorazione: da filature, tessiture, rifinizioni e tintorie gli scarti possono essere instradati verso il recupero con lo status di sottoprodotti, senza essere mai classificati come rifiuti”. Così il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini. “Anche idealmente – aggiunge in una nota -, un risultato importante, che tuttavia comporta pratiche burocratiche ancora troppo pesanti che stiamo cercando di far snellire sul piano normativo. L’altro capitolo fondamentale per il recupero è quello relativo ai capi usati, in parte destinati al riuso in quanto tali e in parte da avviare al riciclo delle fibre: sono in corso valutazioni di possibili cambiamenti normativi per semplificare anche questo processo”. Per Marini, “come Confindustria Toscana Nord siamo determinati a raccogliere la sfida posta dal Pnrr, incluso il possibile coinvolgimento del distretto fra i Textile Hubs, con tutte le necessarie valutazioni del caso. Stiamo già lavorando in questa direzione, per capire opportunità, rischi e fattibilità. Il 100% di recupero, tuttavia, non significa che ogni singolo scarto di lavorazione e ogni capo usato possano essere riutilizzati, ed esserlo interamente”. “Dal punto di vista tecnico – osserva – oggi non è possibile e verosimilmente non lo sarà ancora per lungo tempo. Quello del recupero del 100% del tessile è un obiettivo a tendere, nobile ed entusiasmante, ma realisticamente irrealizzabile nel giro di pochi anni. Non si può pensare che il problema dello smaltimento degli scarti non recuperabili possa essere risolto in questo modo. Sì quindi a impianti di smaltimento sul territorio toscano, con la massima urgenza: il Piano rifiuti regionale non può ignorare questo aspetto”. (ANSA).

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