CONFINDUSTRIA: DA INIZIO CRISI PERSI 540 MILA POSTI LAVORO, MALE 2011

Il biennio di crisi economica e’ costato all’Italia la perdita di 540 mila posti di lavoro e anche per il 2011 continuera’ la contrazione dell’occupazione per invertire rotta solo a partire dal 2012. E’ il quadro sull’occupazione che emerge dal rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria.Le condizioni del mercato del lavoro permangono difficili, con l’occupazione (misurata sulle ULA) che registra un nuovo forte calo nel 2010 (-1,7%, dopo il -2,6% del 2009), rimane ferma nel 2011 (+0,1%) e risale solo nel 2012 (+0,9%). Il tasso di disoccupazione, indica il CSC, iniziera’ a scendere molto gradualmente nel corso del 2012, dopo aver toccato l’apice (9,0%) nel quarto trimestre dell’anno venturo.Nell’industria in senso stretto, dove il valore aggiunto e’ ancora molto basso rispetto al top pre-crisi (-14,6% nel terzo trimestre del 2010 rispetto al primo del 2008), l’occupazione e’ diminuita fino a tutto il terzo trimestre del 2010. Nel secondo ha cominciato a chiudersi la forbice tra posizioni lavorative e ULA, a fronte della progressiva diminuzione del ricorso alla CIG.L’occupazione nei servizi privati ha rallentato il ritmo di caduta nel terzo trimestre. Fa eccezione il comparto del credito e assicurazioni, dove l’occupazione e’ in lieve ripresa gia’ da fine 2009.Poiche’ l’attivita’ rimarra’ ancora a lungo inferiore ai valori pre-crisi, il CSC stima che la domanda di lavoro nel complesso dell’economia italiana risultera’ frenata anche nei prossimi trimestri. Ci sara’ un recupero lento e solo parziale a partire da meta’ 2011 (+0,1% le ULA in media d’anno, dopo il -1,7% del 2010 e il -2,6% del 2009). La ripresa della domanda di lavoro si rafforzera’ progressivamente nel 2012 (+0,9%), che si chiudera’ con 855mila ULA in meno rispetto a inizio 2008. ASCA

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