Il porto di Piombino si candida ad essere il polo di rottamazione delle navi militari e di manutenzione delle navi da crociera Costa, indipendentemente dalla destinazione del relitto della Costa Concordia: un affare che, nel suo insieme, pu valere mille posti di lavoro. L’ipotesi stata prospettata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in una intervista alla Tgr Rai della Toscana. Il tutto – ha detto – Rossi – proponiamo che sia inserito nell’accordo di programma per Piombino.A Palazzo Chigi – ha detto Rossi – ho parlato con i ministri dell’industria e dell’ambiente e questa una ipotesi pi che interessante: ci sono attualmente 30 navi militari da rottamare e ci che da fare scrivere nell’accordi di programma che queste navi saranno smaltite a Piombino. Se poi la Costa decider per Genova – ha aggiunto Rossi riferendosi alla Concordia e ricordando che vi sono problemi logistici e ambientali per tale scelta – chiederemo a Costa di farci capire se potremo svolgere il lavoro di manutenzione delle loro navi a Piombino. Il progetto, ha poi detto il presidente della Regione, se realizzato potr impiegare fino a 1.000 persone: una quota consistente di occupazione in un quadro complesso, segnato dalla crisi occupazionale e dalle incognite sul futuro delle acciaierie. Quanto alla candidatura del porto di Piombino per lo smaltimento della Concordia, Rossi ha fatto tuttavia che non detta l’ultima parola a favore di Genova: Certo, portare a spasso per cinque giorni un relitto in quelle condizioni – ha detto riferendosi al tempo stimato per far spostare la Concordia dall’Isola del Giglio al capoluogo ligure – non il massimo della sicurezza. Ma questo sar discusso ai tavoli di competenza. E sullo stato dei lavori a Piombino per ospitare la rottamazione della Concordia, lavoriamo per farcela – ha detto Rossi riferendosi ai tempi per i lavori necessari al porto -. Io sono anche commissario per Piombino e credo che andr anche di notte per vedere come procedono gli interventi. (ANSA).
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