Dal primo luglio Peccioli, Terricciola, Chianni e Lajatico usciranno dall’Unione dei comuni della Valdera, in provincia di Pisa compiendo una scelta che tocca anche i dipendenti dell’ente locale e Cgil, Cisl e Uil si chiedono quanti lasceranno l’Unione Valdera per essere assunti dai singoli comuni che si sono sganciati da questa istituzione? Quali figure professionali? Quali criteri saranno adottati per la scelta del personale da trasferire nei quattro comuni?. Sono domande che abbiamo posto alle amministrazioni di Peccioli, Terricciola, Chianni e Lajatico gi da tempo – sottolinea il segretario di Cgil funzione pubblica, Michele Orsi – ma gli enti non hanno mai risposto alle nostre richieste di incontro. Salvo poi scoprire che enti recedenti e Unione Valdera avevano gi trovato un accordo sulla ricollocazione di alcuni dipendenti. Una scelta – aggiunge Cinzia Ferrante (Cisl) – che ha bypassato i sindacati. Quando, nell’incontro dello scorso 25 maggio, ci siamo resi conto che gli amministratori avevano gi deciso tutto, in barba allo statuto dei lavoratori, siamo caduti dalle nuvole. Ora il pasticcio fatto – conclude Brunello Fidanzi (Uil) – perch le persone da trasferire sono state individuate e per farlo le amministrazioni interessate non hanno seguito criteri oggettivi, imparziali e trasparenti. Nel frattempo i termini per la comunicazione ai sindacati sono scaduti.(ANSA).
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