La Giunta del Comune di Pisa ha approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione, introdotto dalla legge anticorruzione del 2012, ed elaborato dopo un lungo lavoro di partecipazione che ha coinvolto cittadini e associazioni. Lo rende noto l’amministrazione comunale pisana. Il piano, si legge in una nota, lo strumento di programmazione attraverso il quale le pubbliche amministrazioni devono prevedere azioni e interventi efficaci nel contrasto ai fenomeni di corruzione che riguardano l’organizzazione e l’attivit amministrativa dell’ente ed proposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, figura di nuova introduzione, nominata dal sindaco. Secondo il rapporto 2013 della Fondazione Caponnetto, spiega ancora il Comune, in provincia di Pisa esistono 17 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 5 della criminalit organizzata siciliana, 2 della ‘ndrangheta) e 24 sono gli episodi di criminalit organizzata da cui sono scaturite altrettante operazioni delle forze dell’ordine e 2 i beni confiscati. Il piano, al cui interno stato inserito anche il codice di Comportamento dei dipendenti comunali, deve individuare le attivit nell’ambito delle quali pi elevato il rischio di corruzione, prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione, monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti, monitorare i rapporti tra il Comune e i soggetti che con esso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, individuare ulteriori obblighi di trasparenza, rispetto a quelli previsti dalle disposizioni di legge. Per la definitiva approvazione del documento, il Comune pisano ha deciso di avviare un percorso partecipato con una consultazione pubblica sul testo e tutto il materiale reperibile sulla rete civica.(ANSA).
18 minuto di lettura