Circa cento dipendenti del Comune di Firenze hanno protestato oggi, in contemporanea con i lavori del Consiglio comunale, di fronte a Palazzo Medici Riccardi, attuale sede dell’assemblea. Il presidio stato convocato dalla rsu di Palazzo Vecchio. Chiediamo l’immediato ritiro delle lettere di messa in mora, l’immediato pagamento della produttivit del 2014, la sottoscrizione dei progetti del 2015, la costituzione del fondo 2015 e il blocco dei processi di esternalizzazione dei servizi comunali, ha spiegato il responsabile rsu Stefano Cecchi. Da parte del Comune finora mancata qualsiasi risposta, qualsiasi presa di posizione. Vogliamo rispetto. Una delegazione di lavoratori stata poi ricevuta dai capigruppo in Consiglio comunale e dall’assessore al personale Federico Gianassi. il direttore generale li convocher entro le prime due settimane di gennaio per affrontare la questione – ha annunciato Gianassi – che molto complessa, ma che noi vogliamo affrontare con rigore e seriet . (ANSA).Comuni: Firenze; Rsu proclama stato agitazione, oggi alle 15 presidio concomitanza Consiglio ComunaleA seguito della procedura di raffreddamento e vista la chiusura della parte datoriale, il coordinamento della rsu del Comune di Firenze proclama lo stato di agitazione del personale del Comune di Firenze. Inoltre preso atto di quanto gi emerso dalle assemblee convoca per oggi alle ore 15 un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune in concomitanza del consiglio comunale in via Cavour, 1 presso la ex Provincia. Lo riferisce una nota delle stesse rsu. Il presidio – proseguono i sindacati interni al Comune di Firenze – convocato per richiedere l’immediato ritiro delle lettere di messa in mora, l’immediato pagamento della produttivit del 2014, la sottoscrizione dei progetti 2015; per la costituzione del fondo 2015; per bloccare gli ulteriori processi di esternalizzazione dei servizi. Vogliamo rispetto per i nostri diritti, per la nostra dignit , per il nostro lavoro – scrivono le rsu comunali di Firenze nella stessa nota – e siamo stanchi di promesse e parole non mantenute. A ciascuno le sue responsabilit , noi da parte nostra ce ne siamo gi prese abbastanza.(ANSA).
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