Condanne a Firenze per la bancarotta di una srl fallita nel 2012: secondo l’accusa fu compiuta per favorire l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Lo ha stabilito il giudice Paola Belsito del tribunale di Firenze decidendo su un patteggiamento a 1 anno e 6 mesi, con pena sospesa, per i vertici di Comunica Srl, societ partecipata al 50% da Anci. Due gli imputati dei reati di bancarotta fraudolenta, false scritture contabili, ricorso abusivo al credito, bancarotta semplice. Sono il presidente di Comunica srl Alessandro Pesci e l’amministratrice Claudia Maria Canilli. Pesci, 61 anni, esponente Pd, stato, nel passato, gi sindaco di Fiesole tre volte (dal 1993 al 2004 con Pds e poi liste centrosinistra), poi segretario generale di Anci Toscana e, ultimamente, assessore al Comune di Viareggio prima del commissariamento. Claudia Maria Canilli, 63 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza), stata amministratrice fino al 2011 della stessa Comunica srl. L’inchiesta, coordinata dal pm Christine von Borries della procura di Firenze, ha ricostruito numerosi episodi delittuosi relativi a Comunica srl, societ di comunicazione, formazione, eventi dichiarata fallita il 20 giugno 2012. Pesci e Canilli avrebbero agito falsificando le scritture contabili annotandovi dati non veri per occultare la perdita di gestione e procurando cos l’ingiusto profitto della protrazione della gestione societaria, anche per evitare la ricapitalizzazione o la liquidazione, in danno dei creditori. Gli episodi vanno dal 2004 al 2011 ma per il pm gi nel 2007 le casse della srl erano azzerate.Tra i fatti criminosi addebitati a Pesci e Canilli, sostiene il pm, l’aver ritardato al fine di favorire il socio di maggioranza Anci (50% del capitale), l’emissione e la conseguente registrazione delle fatture relative ai compensi 2004 dovuti da Anci a Comunica per le prestazioni erogate, emettendole solo nel 2005, e l’aver ritardato la contabilizzazione dei pagamenti eseguiti dal socio di maggioranza Anci concedendogli lunghissime dilazioni, anche 400 giorni e poi riscuotendo apparentemente tali fatture in contanti da Anci ma ricostruendo contemporaneamente un finanziamento da Anci a Comunica per 70.000 euro senza pretendere compensazione. Scoperte dall’inchiesta della procura voci fittizie iscritte nei bilanci di Comunica, come un attivo di 33.150,30 euro nello stato patrimoniale 2006, e la contabilizzazione falsa nel 2006 di fatture iscritte anzich come costo d’esercizio, come attivo dello stato patrimoniale cos falsando il risultato 2006 in modo da mascherare una perdita di 67.233 euro. False scritture contabili avrebbero riguardato operazioni relative alla fiera ‘Dire e Fare’, dedicata alle attivit delle pubbliche amministrazioni. Inoltre, per l’accusa gli imputati hanno registrato false fatture e omesso di riscuotere crediti dovuti da Anci tra cui quello relativo al rimborso per le maggiori spese sostenute per l’evento Dire e Fare del 2010. Le dilazioni accordate all’Anci obbligarono Comunica srl a finanziarsi ricorrendo al credito delle banche, aggravando la propria esposizione debitoria e nascondendo il dissesto finanziario della srl accendendo nel 2010 un finanziamento da 120.000 con la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e un altro da 80.000 euro con Monte dei Paschi di Siena. Gi nel 2005 Comunica aveva uno scoperto di circa 43.000 euro lievitato a 296.400 nel 2011.(ANSA).
18 2 minuti di lettura