Comune Corleone sciolto per mafia, Spi e Cgil Toscana: ‘Resteremo l nei campi confiscati a fianco degli onesti’
Scioglimento del Comune di Corleone, la nota di Daniela Cappelli (Segretaria SPI CGIL Toscana) e Maurizio Brotini (Segretario CGIL Toscana):?Ci colpisce la notizia della decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Comune di Corleone per infiltrazioni mafiose. Siamo consapevoli che nel nostro Paese assistiamo ad una grave crisi della legalit , ma continueremo ad impegnarci nella lotta alla mafia come sempre abbiamo fatto. Un’antimafia civile che ci vede impegnati da oltre 10 anni con la Cooperativa Lavoro e non Solo e Arci sui terreni confiscati alla mafia a Corleone. Un lavoro importante, centinaia di ragazzi che ogni anno lavorano sulle terre confiscate diffondendo il messaggio che coltivando quei campi si lavora per una societ basata sul rifiuto alla criminalit , ma anche decine di pensionati che affiancano quei ragazzi per ricordare il grande contributo che la CGIL ha purtroppo pagato alla mafia, in termini di vite umane, per difendere i diritti dei tanti cittadini onesti che non si sono piegati alla regole distorte dell’organizzazione mafiosa.Perch la lotta alla mafia non separabile dai principi che regolano la societ . Perch per contrastare la mafia occorre rafforzare la democrazia. Perch la cultura della legalit non solo rispetto delle leggi, ma un sistema di princpi e comportamenti diretto ai valori delle persone e della loro libert . Questi i nostri obiettivi di sempre e questo continueremo a fare insieme ai ragazzi e vicino ai tanti cittadini onesti di Corleone. Chiedendo chiarezza su quanto successo e sulle relative responsabilit . Ma con la determinazione di non fare un passo indietro?.