Non ci risulta che le aperture domenicali abbiano fatto registrare un aumento dei guadagni, abbiamo in mano i fatturati dei grandi centri commerciali e si registrata una grossissima contrazione delle entrate, con cifre che diventato allarmanti in certi casi. Lo ha detto Pietro La Torre, segretario regionale della Uiltucs, il sindacato che tutela i lavoratori del turismo, del commercio e dei servizi. E ovviamente a pagare sono sempre i lavoratori, costretti a turni di straordinario molto spesso non retribuiti – prosegue -. Solo in Italia e in Sicilia si registrato un tale eccesso di liberalizzazione nelle aperture domenicali, anche cinque volte pi numerose di quelle di altri Paesi europei. In Germania, ad esempio, si parla di 10 aperture domenicali l’anno, a fronte delle 52 imposte lo scorso anno in Sicilia. Chiudere la domenica non diminuisce i consumi ma li spalma nel resto dei giorni della settimana. La Torre ha invitato quindi le parti sociali a condividere una posizione di equilibrio in maniera tale da determinare un fronte unitario per affrontare sia il tema delle domeniche in deroga sia il tema delle competenze di servizio, che hanno permesso il proliferare di autorizzazioni superando la normativa in tema di urbanistica e commercio. (ANSA).
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