Istat, a maggio recuperano vendite dettaglio (+25,2%) Primi segni di ripresa

Forte recupero delle vendite del commercio al dettaglio in Italia a maggio, dopo la caduta dovuta alle limitazioni da lockdown e crisi pandemica. L’Istat stima che abbiano segnato un aumento del 24,3% in valore rispetto al mese precedente e del 25,2% in volume. A determinare la variazione positiva, secondo quant riporta un comunicato, sono le vendite dei beni non alimentari, che crescono del 66,3% in valore e del 66,6% in volume, mentre quelle dei beni alimentari diminuiscono in valore (- 1,4%) e in volume (- 1,6%).Resta negativo il bilancio del trimestre marzo-maggio 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 20,6% in valore e del 21,8% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (- 37,4% in valore e – 37,8% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente + 1,5% in valore e + 0,4% in volume). E restano negative anche sul solo mese di maggio le variazioni su base annua: se confrontate con lo stesso mese del 2019, le vendite risultano diminuite del 10,5% in valore e dell’11,9% in volume. Le vendite dei beni non alimentari sono in calo (- 20,4% in valore e – 20,6% in volume), mentre crescono quelle dei beni alimentari (+ 2,8% in valore e + 0,1% in volume). “A maggio – commenta l’Istat – i provvedimenti connessi all’emergenza sanitaria Covid-19 hanno consentito la progressiva riapertura degli esercizi commerciali, determinando un marcato aumento congiunturale delle vendite dei beni non alimentari, sia in valore sia in volume; tale crescita ha permesso un parziale recupero dei forti cali registrati nei due mesi precedenti. Sempre in termini congiunturali diminuiscono, per la prima volta dallo scorso agosto, le vendite di beni alimentari”.
TN da ildiaiodellavoro.it

Istat, a maggio i primi segni di ripresa post lockdown
Nelle ultime settimane, i dati disponibili sull’andamento dell’economia mondiale hanno iniziato a registrare i primi segnali di ripresa dell’attività produttiva legati al progressivo allentamento del lockdown. Permangono limitazioni agli spostamenti internazionali che producono effetti negativi su trasporti aerei e turismo. Lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana sottolineando come “anche gli indicatori congiunturali italiani di maggio catturano i primi segni di ripresa dei ritmi produttivi dopo le marcate contrazioni registrate a marzo e aprile”.
A maggio, rispetto ad aprile, sono aumentate le esportazioni extra-Ue mentre a giugno il miglioramento della fiducia appare generalizzato tra i settori economici. “I dati su redditi, consumi e mercato del lavoro sembrano riflettere gli effetti delle politiche di contrasto alla crisi segnando, nel primo trimestre, un calo del reddito disponibile delle famiglie nettamente meno ampio rispetto a quello del Pil nominale e un deciso aumento della propensione al risparmio”.
A maggio, aggiunge l’Istat, si rileva una significativa crescita congiunturale delle vendite al dettaglio, con un parziale recupero degli acquisti di prodotti non alimentari. Prosegue invece la progressiva erosione dell’occupazione, seppure a ritmi moderati, mentre aumentano congiunturalmente le ore lavorate e il numero di persone in cerca di lavoro.
Per i prezzi al consumo si è confermata la fase deflativa iniziata a maggio. In direzione opposta si sono mossi i prezzi nell’eurozona, ampliando la distanza che separa l’inflazione ita-liana da quella dei principali partner europei.

Pulsante per tornare all'inizio