Commercio. Istat, a giugno le vendite al dettaglio crescono del 12,1%

A giugno le vendite al dettaglio, al netto della stagionalità, registrano un aumento del 12,1% rispetto a maggio, trainato dalla ripresa dei beni non alimentari dopo il crollo nel periodo dell’emergenza Covid-19. Lo rileva l’Istat.
L’indice destagionalizzato delle vendite torna ad un livello (101,8) di poco inferiore a quello di gennaio (102,9), ultimo mese precedente l’emergenza, con uno scostamento di solo 1,1 punti percentuali.
A giugno 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, un aumento rispetto a maggio del 12,1% in valore e del 12,5% in volume. Le vendite dei beni non alimentari crescono del 24,4% in valore e del 24,7% in volume, mentre quelle dei beni alimentari diminuiscono lievemente in valore e in volume (-0,6%).
Nel secondo trimestre 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 7,9% in valore e dell’8,8% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono soprattutto le vendite dei beni non alimentari (- 14,8% in valore e – 15,1% in volume), mentre è contenuta la flessione dei beni alimentari (rispettivamente – 0,1% in valore e – 1,5% in volume).
Su base tendenziale, a giugno, si registra una diminuzione delle vendite del 2,2% in valore e del 3,5% in volume, determinata soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari (- 4,4% in valore e – 4,8% in volume); le vendite dei beni alimentari registrano una lieve crescita solo in valore (+ 0,5%), mentre negativa risulta la dinamica in volume (- 1,9%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali piuttosto eterogenee tra i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+ 15,1%) e Mobili, articoli tessili e arredamento (+ 10,4%). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (- 12,8%) e Abbigliamento e pellicceria (- 12,3%).
Rispetto a giugno 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce dell’1,8% per la grande distribuzione e del 6,4% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 5,9% mentre il commercio elettronico è in sostenuto aumento (+ 53,5%).
Nel primo semestre del 2020, tra le diverse forme distributive, solo il commercio elettronico vede un forte aumento tendenziale (+ 32,5%) mentre calano, seppure in misura diversa, i rimanenti comparti.
TN da ildiariodellavoro.it

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