Le regioni che contribuiscono maggiormente alla crescita dell’export nel 2012 (spiegando quasi l’80% dell’aumento delle esportazioni nazionali) sono Lombardia (+3,7% la variazione sull’anno precedente), Sicilia (+21,2%), Toscana (+6,9%), Emilia-Romagna (+3,1%) e Sardegna (+21,5%). Ne da notizia l’Istat spiegando che la dinamica dell’export ampiamente superiore alla media nazionale (pari al +3,7%) per le regioni dell’Italia insulare (+21,3%) e centrale (+6,3%).Intanto le regioni nord-occidentali (+3,5%) e nord-orientali (+1,1%) conseguono risultati positivi ma inferiori alla media, mentre sono in lieve diminuzione le vendite dell’Italia meridionale (-0,2%). Tra le regioni in espansione sui mercati esteri nel 2012 si segnalano come particolarmente dinamiche: Umbria (+7,6%), Puglia (+7,3%), Marche (+6,0%), Lazio (+5,1%) e Liguria (+4,1%). Sensibili flessioni si registrano per Basilicata (-17,5%) e Friuli-Venezia Giulia (-8,9%). Nel 2012 risultano in significativa crescita le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna, di articoli farmaceutici e chimico-medicinali dal Lazio, di macchinari e apparecchi dalla Lombardia. Nello stesso periodo, si rileva una flessione delle esportazioni per mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Toscana, macchinari e apparecchi dal Friuli-Venezia Giulia e computer, apparecchi elettronici e ottici dalla Lombardia. Tra le province con il pi elevato contributo alla crescita dell’export nazionale, le pi dinamiche sui mercati internazionali sono Siracusa, Arezzo, Cagliari, Bergamo, Alessandria, Firenze, Massa-Carrara, Varese e Monza e della Brianza. Sempre nel corso del 2012, tra le regioni che presentano i contributi maggiori alla crescita delle esportazioni nazionali, si segnala un significativo incremento delle vendite per Sardegna (+21,5%) e Sicilia (+21,2%) mentre risultano relativamente meno dinamiche, anche se con tassi di crescita superiori alla media, Umbria (+7,6%), Puglia (+7,3%) e Toscana (+6,9%). Le altre regioni che presentano una crescita delle esportazioni superiore o uguale alla media nazionale sono Marche (+6,0%), Lazio (+5,1%), Liguria (+4,1%) e Lombardia (3,7%). Aumenti inferiori alla media nazionale si registrano, invece per provincia di Trento (+3,2%), Emilia-Romagna (+3,1%), Piemonte (+2,9%), Veneto (+1,6%), provincia di Bolzano (+0,5%) e Calabria (+0,1%). Risultano invece in marcata flessione le esportazioni della Basilicata (-17,5%), Friuli-Venezia Giulia (-8,9%), Valle d’Aosta (-6,4%), Molise (-6,1%) e Abruzzo (-4,8%). L’analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il loro contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra forti incrementi delle vendite all’estero di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna (rispettivamente +26,1% e +25,4%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio (+31,4%). Marcate riduzioni delle vendite all’estero si registrano per i mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) da Friuli-Venezia Giulia e Toscana (rispettivamente -42,6% e -23,0%), macchinari e apparecchi dal Friuli-Venezia Giulia (-11,9%), autoveicoli dalla Basilicata e dal Lazio (rispettivamente -37,1% e -25,1%).(ANSA).
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