Cnr,per giovani informazione sul web attendibile e plurale Studio Registro.it, predicono scomparsa radio e minimizza
L’informazione disponibile su Internet secondo un’indagine tra i giovani commissionata da Registro.it, l’anagrafe dei nomi a dominio con suffisso ‘.it’, la pi attendibile e viene giudicata pluralista (8.4%), completa (8.1%) e indipendente (8.0%), seguita dai social network: tutti i media raggiungono comunque la sufficienza salvo per quanto attiene l’indipendenza (5.5%). Lo rende noto il Cnr di Pisa rispetto a uno studio. La rilevazione stata condotta su un campione di 1.400 giovani (1.000 tra 19 e 25 anni, gli altri tra 16 e 18 anni) intervistato per un’indagine statistico-sociologica su ‘Orientamento e percezione del digitale e dei nomi a dominio’. L’indagine, spiega il Cnr, stata commissionata per conoscere la percezione della sicurezza informatica con la consapevolezza di diritti, doveri e privacy, e sondare come i giovani si relazionano con le informazioni che attraversano la Rete ed i social (fake news, marketing, intrattenimento). La maggior parte degli intervistati – sottolinea Anna Vaccarelli responsabile relazioni esterne di Registro .it – sa cosa un dominio a livello informatico. Sorprende poi la loro sicurezza tecnologica, la loro audacia nel predire che le radio scompariranno come mezzo di informazione e che tra 10 anni l’informazione quotidiana sar sempre pi o addirittura solo digitale. Cos come ‘minimizzano’ il problema delle fake news che possono nuocere ai loro genitori o all’opinione pubblica ma non a loro. I giovani, rivela ancora l’indagine, si informano sempre (27%) o comunque spesso (47%) usando prevalentemente Internet (42%) e i social network e prevedono che tra 10 anni la Rete per informarsi sar ancora pi utilizzata di oggi (48%: all’ultimo posto, tra i media di informazione c’ la radio (6%) che giudicano in calo come mezzo di informazione nel prossimo decennio (5%)). Il 44% dei giovani intervistati dichiara di aver letto qualche volta notizie false, ma di non aver mai (68%) condiviso o pubblicato (81%) fake news anzi quando lo hanno scoperto gli intervistati hanno avuto in maggioranza comportamenti opposti: il 40% non ha mai eliminato il post, il 50% non ha mai rettificato il commento, n segnalato il post al gestore (44%) e per contro un 34% ha dichiarato di aver eliminato il post, rettificato il commento (21%) e segnalato la fake news al gestore del network (21%). Secondo loro, le fake news possono influenzare poco (34%) o per niente (31%), le opinioni personali, abbastanza (43%) quelle dei familiari e molto (54%) l’opinione pubblica generale.(ANSA).ÿ