La Regione Toscana comprende le forti preoccupazioni dei sindacati per la volont manifestata da CloudItalia-Irideos di trasferire i 76 dipendenti del sito di Arezzo a Firenze e invita lÕazienda a proseguire il confronto per chiarire le motivazioni della scelta. E a valutare , in ogni caso, opzioni alternative come quella del ricorso allo smart working e al telelavoro, modalit peraltro utilizzato per tutta la fase del lockdown, che consentirebbero di ridurre i disagi e di non impoverire il tessuto produttivo del territorio.Lo ha ribadito il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, nel corso della videoconferenza che si tenuta stamani per fare il punto sulla situazione dellÕazienda aretina insieme alle organizzazioni sindacali e ai rappresentanti di Irideos.La questione si aperta nel gennaio scorso quando Irideos, la societ di servizi per la telecomunicazione che ha acquisito la ex Eutelia, ha informato i sindacati dellÕintenzione di spostare nella sede del capoluogo regionale, dove sono presenti una trentina di dipendenti, tutte le attivit toscane del gruppo.UnÕipotesi che le organizzazioni sindacali hanno da subito messo in discussione, sottolineando i disagi che creerebbe ai lavoratori e alle loro famiglie e le non chiare motivazioni industriali della decisione e invitando invece Irideos a valutare ipotesi di rilancio della presenza su Arezzo attraverso lÕindividuazione di un nuovo sito produttivo.La decisione del trasferimento stata ribadita nel videoincontro di stamani dalla societ, precisando di volerla realizzare, dopo ulteriori passaggi informativi con i sindacati, entro il prossimo autunno.Il confronto deve proseguire ha auspicato Simoncini, che chiedendo all’azienda di ripensare questa scelta, che potrebbe rappresentare oltre che motivo di disagio per i lavoratori e le lavoratrici anche una riduzione occupazionale su Arezzo, ha anche confermato la piena disponibilit della Regione a seguire gli sviluppi della vertenza.
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