Ciro Recce eletto segretario di Cisl Toscana, le congratulazioni di Dalida Angelini (Cgil Toscana)

Ciro Recce eletto segretario di Cisl Toscana, le congratulazioni di Dalida Angelini (Cgil Toscana)”: “Buon lavoro, ce ne aspetta tanto da fare insieme come Cgil-Cisl-Uil”. Un “grazie” al predecessore Riccardo Cerza “per l’attività svolta in questi anni di battaglie e proposte, in spirito unitario”

“Congratulazioni a Ciro, a lui e alla sua segreteria facciamo tanti auguri di buon lavoro: ce ne aspetta tanto da fare insieme, come Cgil, Cisl e Uil, per affrontare le numerose sfide che ci pone la nostra Toscana”: Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana, saluta così l’elezione di Ciro Recce a segretario generale di Cisl Toscana, avvenuta stamani a Firenze. Angelini tiene anche a ringraziare il predecessore di Recce, Riccardo Cerza, “per l’attività svolta in questi anni di battaglie e proposte condivise, in spirito unitario”.
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Cisl: Recce nuovo segretario generale in Toscana
Ciro Recce è il nuovo segretario generale della Cisl Toscana: lo ha eletto oggi il consiglio generale del sindacato, riunito a Firenze alla presenza anche del segretario generale nazionale, Luigi Sbarra. In segreteria regionale sono stati eletti anche Roberto Pistonina, attuale segretario generale Cisl Firenze-Prato, come segretario generale aggiunto, e Francesca Ricci. In apertura il consiglio generale ha osservato un minuto di silenzio, in memoria delle vittime degli incidenti sul lavoro. “La maggiore preoccupazione in questo momento – ha affermato Recce – è che lo sblocco dei licenziamenti porti anche in Toscana una perdita di posti di lavoro importante e non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo attivare da subito tutte le misure necessarie per fronteggiare questo pericolo”. Due i fronti su cui agire, per il neosegretario: “Da un lato bisogna creare nuova occupazione, sbloccando le infrastrutture, sostenendo le imprese che vogliono innovare, puntando sulla digitalizzazione; dall’altro, per un mercato del lavoro che richiederà competenze sempre più tecniche, saranno necessarie vere politiche attive, formazione, per riqualificarsi, per facilitare l’occupazione e il reinserimento lavorativo. E poi bisogna che il lavoro sia ‘sicuro’ non solo in termini di stabilità, ma anche di tutela della salute e della sicurezza”. (ANSA).

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