CIAO PIETRO

Dopo che Pietro Ingrao ha compiuto 100 anni, il 30 marzo scorso, Š stato ricordato come uomo, come politico, come intellettuale , come poeta come protagonista del XX secolo. Oggi la sua morte ci consegna un’eredit… ma sopratutto un’etica di vita racchiusa in un patrimonio di lotte e di sacrifici condivise da milioni di uomini e donne che, se non hanno visto realizzarsi il socialismo, hanno cambiato radicalmente il volto del nostro Paese, rendendoloÿ pi— civile e socialmente pi— giusto. Un uomo che ha mantenuto anche nei simboli, il pugno chiuso alzato, una linea intellettuale che non ha ceduto al ?disincanto? weberiano, tanto caro a innumerevoli intellettuali italiani che sono rientrati docilmente nell’alveo del conformismo politico e culturale. Ingrao attore protagonista della vita politica e intellettuale che legge con lucidit… il rovesciamento dei rapporti di forza che avviene tra il 1989 e il 1992 con la caduta del Muro di Berlino, la fine dell’Unione Sovietica, la riunificazione della Germania e la firma del Trattato di Maastricht che con la moneta senza stato e la libert… di movimento dei capitali, prefigura l’odierna Europa che viaggia a vista senza una politicaÿ comuneÿ in balia dei nazionalismi e particolarismi. Ingrao tiene la barra ferma, rifiuta l’ideaÿ della ?fine della storia?, che Š alla base dello scioglimento del PCI, ÿ e prevede lucidamente che ?la storia continua? e che si materializzer… con contraddizioni e ingiustizie forse pi— forti di quelle novecentesche e che senzaÿ strumenti intellettuali e pragmaticiÿ la ?cultura della stabilit…? non avr… difficolt… ad affermarsi. Oggi che questo, purtroppo, si Š materializzato nelle politiche restrittiveÿ dominanti in Europa Š proprio in questa fase cheÿ possiamo apprezzare nella sua interezza il patrimonio intellettuale che Ingrao ci ha lasciato. Un patrimonio che pu• essere salvato attraverso la rilettura e la sua traduzione in un contesto sociale radicalmente mutato. Noi che abbiamo attraversato l’esperienza politica di Pietro Ingrao non possiamo che ringraziarlo ma dobbiamo al tempo stesso non scordarci la sua lezione , la storia non finisce e come la storia non pu• finire la nostra voglia di cambiare questo stato cose.ÿGrazie Pietro.ÿClaudio BicchielliÿSegretario Regionale SPI-Toscana

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