Chiantibanca: azienda minaccia 35 esuberi. Sindacato, vogliono deroghe a contratto. Prima vertenza a Roma

Alla vigilia dell’assemblea che domenica prossima dovrebbe sancire la fusione tra ChiantiBanca con la Bcc Pistoia e la Bcc Area pratese (sarebbe la terza Bcc per dimensioni), e l’arrivo alla presidenza di Lorenzo Bini Smaghi la vertenza per la ristrutturazione, con la minaccia di 35 esuberi, finisce sul tavolo nazionale. Fallito l’accordo con le rappresentanze sindacali locali, la procedura sar… gestita da Federcasse e dalle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Ugl credito. Si tratta, spiega una nota, della prima procedura gestita a livello centrale, all’indomani dell’approvazione della riforma del credito cooperativo. All’origine della rottura con i sindacati locali, il tentativo di Chiantibanca di derogare al contratto nazionale. L’azienda, secondo quanto spiega la nota, ha presentato un piano industriale che prevede deroghe alla mobilit… territoriale e ha comunicato che, nel caso le rappresentanze non le avessero accettate, sarebbero scattati i licenziamenti per 35 lavoratori, individuati come esuberi. Quello di Chiantibanca Š un ricatto intollerabile, commenta Stefano Tassi, Coordinatore regionale Fabi delle Bcc toscane: l’istituto vuole cogliere l’occasione della fusione per destrutturare il contratto nazionale. Non accetteremo mai uscite obbligatorie e deroghe perch‚ sarebbe un precedente gravissimo, con effetti destabilizzanti per l’intero sistema cooperativo. Tassi si augura che il confronto in Federcasse sia all’insegna dell’equilibrio e buonsenso, nel rispetto della contrattazione nazionale. La riforma del credito cooperativo non diventi un alibi per minare i principi mutualistici che caratterizzano il settore, conclude. (ANSA)

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