‘Da cosa nasca la richiesta del raddoppio del tempo di coltivazione avanzata dalla Confindustria di Massa Carrara difficile da capire. La Cgil impegnata e lotta per uno sviluppo sostenibile del settore’ÿLa Cgil Toscana crede da sempre che l’identit del territorio apuano-versiliese sia inscindibilmente legata alla lavorazione del marmo, non a caso da anni dice che a valle se ne lavora troppo poco in relazione al tanto che se ne estrae a monte. Non abbiamo cambiato idea, per questo siamo contenti quando sentiamo parlare di investimenti tesi a creare lavoro ed occupazione. Epper, nonostante non fosse rivolto al sindacato, mal digeriamo il ricatto di Confindustria Massa Carrara che a fronte di un impegno ad investire 90 milioni e creare 250 posti lavoro chiede l’estensione a cinquanta anni delle concessioni. La Cgil Toscana ha condiviso la legge regionale che prevede concessioni di 25 anni in cambio dell’impegno a lavorare in loco il 50% dell’estratto, arrivarci non sar facile con gli investimenti annunciati e con soli 250 addetti in pi, da cosa nasca la richiesta del raddoppio del tempo di coltivazione difficile da capire. La Cgil impegnata e lotta per uno sviluppo sostenibile del settore, il che significa in buona sostanza estrarre con il massimo della sicurezza per i lavoratori e nel rispetto dell’ambiente. E’ impegnata e lotta perch l’escavato si lavori in loco, c’ grande bisogno di lavoro, infatti, in quella provincia massacrata dalla crisi.
22 minuto di lettura