Cgil, Spi Cgil Lucca: verso il 25 Novembre, campagna sensiblizzazione contro la violenza sulle donne

I dati sono purtroppo allarmanti, una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza,in casa, a lavoro, violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking e il terreno si è esteso anche nel mondo online sopratutto tra le giovani spesso minorenni che ricevono minacce e intimidazioni.
Una persona spesso vive più tipi di violenza contemporaneamente, per questo il fenomeno va affrontato nella sua complessità all’interno di un quadro generale anche con le amministrazioni provinciali.
L’assuefazione di tutti noi alle pubblicità sessiste che contengono stereotipi negativi è la cosa peggiore, con esse si trasmettono senza volere alle nuove generazioni: immagini, comportamenti, linguaggi, sino ai testi obsoleti dei libri scolastici.
Un altro dato sconcertante è che le donne di ogni età non denunciano abbastanza. Le ipotesi di tale reticenza sono diverse, per paura, per mancanza di un’ autonomia economica che potrebbe permettere loro di liberarsi e allontanarsi da situazioni di violenza domestica, per mancata percezione che quello che loro accade è violenza e può essere fermata perché esistono leggi e lo Stato dovrebbe essere dalla loro parte.
La Campagna di sensibilizzazione promossa dal Coordinamento Donne SPI CGIL Provinciale e dalla CGIL Provinciale, in occasione del 25 Novembre,Giornata contro la Violenza di Genere, partirà il 20 Novembre con affissioni di Manifesti creati da Artisti della nostra Provincia, Giorgio di Giorgio di Viareggio, Debora Fulceri di Lucca e Morena Guarnaschelli di Bagni di Lucca, contenenti immagini e testi differenti tenti a far riflettere sul fatto che ognuno di noi è protagonista di un cambiamento sociale e culturale che, rifiuti la violenza e promuova relazioni positive e rispettose della dignità delle persone. Per questo è importante che il 25 Novembre, anche in un periodo difficoltoso come questo della Pandemia dove non è possibile incontrarci fisicamente, grazie all’uso della tecnologia possiamo sensibilizzare l’intera cittadinanza condividendo l’iniziativa attraverso i social.
C’è bisogno che i cittadini, uomini e donne, si assumano la responsabilità della propria cittadinanza e cambino la loro attitudine, i loro comportamenti, la loro percezione e atteggiamento scettico nei confronti della violenza. C’è bisogno che la violenza sulle donne venga riconosciuta e che venga prima di tutto contrastata nel vivere quotidiano di ognuno di noi. F.to Mariarosaria Costabile (Cgil) Manuela Bianchi (Spi Cgil)

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