CGIL, NON CHIEDEREMO DOCUMENTI NEGLI OSPEDALI

L’emendamento della Lega Nord approvato oggi al Senato dal Governo e dalla maggioranza ha abolito una norma di civilta’ e di tutela della salute collettiva, che escludeva la possibilita’ di segnalare all’autorita’ lo straniero non in regola con le norme sul soggiorno e che accede alla strutture sanitarie. Cosi’ Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici e Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL. I medici e gli infermieri al pronto soccorso degli ospedali – sottolineano i sindacalisti – non faranno i delatori ne’ le spie verso i clandestini che hanno necessita’ di curarsi. Non chiederemo i documenti, rispettando la deontologia e la Costituzione che antepongono il diritto alla salute ed alla cura. L’obbligo di denuncia interesserebbe infatti i medici e gli infermieri – che lavorando negli ospedali del servizio sanitario nazionale rivestono la qualifica di pubblico ufficiale – solo quando abbiano notizia durante il proprio servizio di un reato perseguibile d’ufficio ed effettivamente realizzatosi. Peraltro lo stesso obbligo di referto non si applica quando espone la persona assistita a procedimento penale, risultando prevalente l’obbligo di rispetto dei doveri deontologici di tutela e di salvaguardia della salute.agi

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