Cgil Lucca: ‘Democrazia e Lavoro’ Vs Cgil Toscana su integrazione Lucca – Massa Carrara

Sul tema della democrazia, della riduzione della burocratizzazione e verticalizzazione della nostra organizzazione, con la presenza dei coordinatori (nazionale e regionale) G. Rinaldini e B. Asghari si Š tenuta una partecipata iniziativa dell’area programmatica della Cgil, ?Democrazia e Lavoro? a Lucca .Alla riunione hanno partecipato diversi delegati, funzionari di categoria provinciale, semplici iscritti, essi hanno rappresentato tutte le sensibilit… politiche che compongono l’anima dell’Organizzazione.In un contesto in cui le discussioni spesso sono blindate e bloccate e a prevalere sono le logiche di potere e autoreferenzialismo, il restringimento della partecipazione sulle decisioni, ieri abbiamo potuto assistere ad un confronto aperto, libero in cui gli stessi intervenuti hanno riconosciuto un alto livello di confronto senza steccati e senza il timore di ritorsioni; cosa che da tempo non accadeva nelle discussioni interne alla nostra organizzazione provinciale.Il tema in discussione, di per se ha rappresentato un diffuso interesse e un clima di condivisione, perch‚ appare ormai a tutti evidente che la Cgil non pu• perdere altre opportunit… per restare al passo coi tempi e continuare ad essere al centro del dibattito sociale nel nostro paese.Tutti i presenti, hanno condiviso che il ricercare un percorso capace di rinnovare questo sindacato non pu• che sposare il valore della democrazia e il riconoscimento di ci• che in passato per la Cgil ha sempre rappresentato un valore: il pluralismo di idee e di pensiero.Quanto assunto dalla recente conferenza dell’organizzazione non va certo in questa direzione: delegare a quell’istanza l’approvazione di atti che consentono al direttivo nazionale di decidere di riformare lo statuto Š un esproprio del compito riservato al congresso, vale a dire alla partecipazione di tutti gli iscritti, fatto increscioso mai accaduto nella storia della nostra Organizzazione.Ma non solo: anche la questione inerente gli accorpamenti tra categorie non convince, una cosa Š un pataracchio senza un progetto socializzato e partecipato, un’altra Š il confrontarci su un’idea gi… lanciata dalla Fiom che ieri, a Lucca, ha trovato il forte consenso del segretario provinciale dei trasporti (in quota a lavoro e societ…) il quale, oltre che condividere le nostre osservazioni si Š dichiarato pienamente contrario all’accorpamento tra categorie e convintamente a favore per una drastica riduzione del numero dei contratti per accorparli in tre macro contratti, in quanto strategia necessaria sia al rafforzamento dei lavoratori nell’ambito delle loro rivendicazioni contrattuali sia per rendere pi— forte e autorevole il sindacato.La questione accorpamento non poteva non dedicare un momento della discussione riguardante l’integrazione delle due camere del lavoro, quella di Lucca e Massa Carrara.? stato ampiamente condiviso da tutti i presenti che dal dispositivo approvato dalla Cgil Toscana dal dicembre 2013 ad oggi, tranne la nomina di un coordinatore ad acta, nella figura dell’attuale segretario generale della CDL di Lucca – Franco Chiriaco – non si Š fatto praticamente nulla: nessuna verifica contabile e amministrativa, nessun seminario, nessun momento di confronto condivisi tra le due camere del lavoro, quale che sia il ruolo e la valorizzazione delle zone, nessuna discussione che coinvolgesse almeno, il massimo organismo della Cgil di Lucca, il Comitato Direttivo (all’epoca della delibera regionale era commissariato) e quelli di categoria, nessuna verifica sulla fattibilit… di un progetto che non c’Š e che andrebbe costruito con una partecipazione attiva dal basso fin’ora impedita.Ma Š proprio questo il modo di far le cose per un sindacato che si autodefinisce moderno?Tutti gli intervenuti, seppur con sfumature diverse, hanno convenuto che ormai l’interesse del singolo e la conservazione del proprio ruolo prevale sul collettivo sia a livelli nazionali che territoriali, relegando in secondo piano, quasi sempre limitate a dichiarazioni di intenti, le azioni sindacali a difesa della sfera dei diritti e della democrazia nel nostro paese. Non ci sarebbe altra miglior giustificazione di fronte alla scarsa capacit… di conflitto dimostrata nell’ambito di grandi questioni come la riforma delle pensioni, il Jobs Act, l’Art. 18 e la carta Costituzionale.Rinaldini, nelle conclusioni ha raccolto il giusto e unanime consenso che va dato a coloro che ravvisano la necessit… di ricostruire una credibilit… per il nostro sindacato che parta da un radicale processo di democratizzazione a partire dalla partecipazione attiva degli iscritti e dei delegati.Lamberto Pocai ?Democrazia e Lavoro? Cgil – Luccaÿ

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