La fusione delle camere del lavoro di Lucca e Massa un progetto importante di rappresentanza di lavoratori e territori e nessuna camera verr chiusa: cos il segretario generale Cgil Lucca Franco Chiriaco, intervenuto stamani (16 ottobre) su molte questioni incandescenti sul futuro del sindacato. Al suo fianco anche la segretaria provinciale Cgil e nuova portavoce Mariarosa Costabile e l’altro segretario confederale Enrico Profetti.La Cgil rivendica un percorso che ha ricevuto critiche anche pesanti e torna a delinearne la bont : Abbiamo deciso gi nel dicembre 2013 – spiega Chiriaco – di avviare questo percorso di fusione tra le due camere del lavoro. I due territori hanno settori omogenei e possono sviluppare insieme diversi temi: dalla lavorazione del marmo al turismo, dalla nautica alla manifattura meccanica. Si tratta di un discorso che si lega al superamento delle province, in un’ottica di rilancio globale del territorio. Invece siamo stati accusati di scarsa democrazia, quando il processo di integrazione stato votato dagli iscritti Cgil, senza nessun atto di imperio.Chiriaco rivendica un cammino all’insegna della trasparenza e del rispetto dello statuto, enucleando poi i passaggi successivi: si passer per le assemblee ed i congressi, poi si provveder allo scioglimento delle categorie e, di conseguenza, alla unificazione delle due camere. La raccolta firme per impedire di giungere a questo obiettivo – tuona il segretario generale – un atto forzato che evidentemente cela interessi altri. E’ stato addirittura detto che le camere del lavoro chiuderanno: nulla di pi falso. Noi stiamo agendo per rafforzare una posizione, mentre altri fanno passare messaggi falsi e destabilizzanti.L’aspetto che a Chiriaco preme maggiormente quello del merito e, una ad una, il segretario maneggia tutte le questioni bollenti del momento sbrogliandole in scioltezza, a partire dal caso Massimiliano Bindocci: Il ritiro della delega a Bindocci – argomenta – non rappresenta un vero e proprio caso. La segreteria pu nominare dei responsabili su diversi argomenti e, in questo caso, si trattato di una nostra decisione ispirata ai modelli organizzativi territoriali della Cgil Toscana. Sono state seguite tutte le procedure previste. Chi ci accusa di mancanza di democrazia non stato disponibile ad interloquire con noi quando ci siamo resi disponibili, ma noi continuiamo ad esserlo.Poi ecco il capitolo che concerne alcune situazioni drammaticamente pressanti: La Kme di Fornaci, che conta circa 600 dipendenti – prosegue – cesser la produzione nei primi mesi del 2016 la produzione di rame. Si tratta di un fatto molto grave, in ordine al quale la camera del lavoro si subito mobilitata. Adesso c’ il progetto per la coltivazione della piante in acqua, che difender i livelli occupazionali. Serve per la mobilitazione di tutte le forza politiche del territorio per salvare un patrimonio. Anche la situazione della ditta Oreste Pardini difficile: c’ stata un’offerta di acquisto, ma non garantisce il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.Lo sguardo della Cgil si sposta poi in Versilia e, pi precisamente, a Viareggio: il 6 ottobre scorso c’ stato un incontro con giunta e sindaco e, all’ordine del giorno, c’erano il buco di bilancio di oltre 200 milioni di euro, le situazioni della Viareggio Patrimonio e del Principino. Riguardo alla Viareggio Patrimonio – spiega Chiriaco – c’ stato un incontro in prefettura tra amministrazione comunale e sindacati: si giunti all’accordo per un esercizio provvisorio che salvaguardi i dipendenti e, particolare importante, il curatore fallimentare ha condiviso l’ingresso delle Rsu nell’elenco dei creditori. Si tratta di un risultato molto rilevante. Quanto al ‘Principino’, si proceder alla vendita all’asta per riuscire a mantenere gli attuali livelli occupazionali.Il segretario respinge al mittente anche le ipotesi ventilate nei giorni scorsi, circa una volont di inserimento della camera del lavoro di Pisa nel dialogo tra Lucca e Massa: Non mi risulta assolutamente – afferma Chiriaco – anche perch 15 giorni fa si riunito un comitato direttivo che ha stabilito di andare avanti con l’integrazione.L’importanza e la trasparenza delle scelte intraprese viene rammentata anche da Profetti: Siamo usciti da una condizione difficile con grande sacrificio – osserva – e adesso questa falsa informazione rischia di vanificare i risultati faticosamente conseguiti. Oggi siamo una realt solida che si vuole rafforzare: questo possibile soltanto superando le logiche del localismo. Stiamo investendo molto nella provincia di Lucca, soprattutto in Versilia e vogliamo questa integrazione per scongiurare il rischio di diventare asfittici: non si pu svilire un progetto che mira a rendere il sindacato e le camere del lavoro pi solidi e forti a livello rappresentativo.La Cgil far , nei prossimi mesi, il tradizionale congresso ordinario: quella potr essere l’occasione opportuna per discutere i profili emersi, ma in generale si conferma la pi ampia disponibilit al confronto e l’apertura ad un congresso anche straordinario. da luccaindiretta.it
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