?Le regole si rispettano tutte, i controlli devono continuare, se necessario anche aumentare. Per evitare che fatti del genere si ripetano, tutti insieme, sindacati, associazioni di impresa, istituzioni locali e regionali, si deve trovare il modo di andare oltre la repressione?.?Le regole valgono per tutti italiani e stranieri che lavorano e operano nel nostro paese. Valgono sul lato dei diritti, ai lavoratori cinesi come a tutti gli altri va garantito un ambiente di lavoro sano e sicuro, un giusto orario di lavoro e un salario adeguato. I contratti nazionali di lavoro e le leggi devono essere rispettate, non sono un optional da commisurare alle diverse etnie. Le regole valgono anche dal lato dei doveri, vanno pagate le tasse e i contributi, per questo i controlli devono continuare e se necessario anche aumentare.Premesso che al di fuori di questi pochi assunti non c’ integrazione possibile si deve per aggiungere che istituzioni e parti sociali molto possono e devono fare per prevenire fenomeni come quelli che si sono verificati nella notte fra il 29 e il 30 Giugno all’Osmannoro di Sesto Fiorentino.Per evitarne il ripetersi, tutti insieme, sindacati, associazioni di impresa, istituzioni locali, regionali e nazionali, dobbiamo trovare il modo di andare oltre la repressione. Fra Prato e Firenze c’ una filiera da mettere in chiaro e per farlo si deve intervenire anche a monte e a valle delle unit produttive gestite dai cinesi?.Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze)Rivolta cinesi: Cantini (Uil), no a sacche illegalit Se il presidente Rossi ha intenzione di ingaggiare una battaglia per la legalit nei capannoni cinesi nell’area tra Firenze, Sesto e Prato, noi siamo dalla sua parte. Commenta cos il segretario generale della Uil Toscana, Francesca Cantini, le parole del presidente della Regione Enrico Rossi che in un’intervista oggi ha sottolineato con forza che nessuno pu sottrarsi alla legalit in relazione ai fatti avvenuti a Sesto Fiorentino. ? inaccettabile che si possano tollerare sacche d’illegalit , come altrettanto inaccettabile l’aggressione di cui sono fatto oggetto le forze dell’ordine, a cui va la nostra solidariet – aggiunge Cantini – Ci aspettiamo che il presidente Rossi ci coinvolga come sindacati in questo processo di legalizzazione, insieme naturalmente alle istituzioni preposte. I sindacati non possono chiamarsi fuori visto che qui parliamo di lavoro nero e, spesso, di condizioni di lavoro che hanno pi a che fare con la schiavit che con un paese civile degno di questo nome. Noi, come Uil, siamo pronti a dare il nostro contributo.(ANSA).Rivolta cinesi: Rossi, 1 mld evasione money transfer. Non metto tutti a indice, ma chieder a Gdf pi controlliOggi stimiamo che si continua ad evadere almeno un miliardo di euro all’anno. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, riferendosi ai money transfer che dall’area pratese inviano denaro illegalmente in Cina. Non mettiamo all’indice l’intera comunit cinese in blocco, ma chieder alla Guardia di finanza di fare pi controlli, ha aggiunto.L’inchiesta Money transfer – ha spiegato Rossi – ha fatto emergere dati spaventosi riferiti al fatto che dal 2007 al 2010 c’ stato un trasferimento di denaro dalla Toscana alla Cina di circa di 5 miliardi, dei quali 23 da Prato. Si tratta di risorse trasferite illegalmente, senza pagarci le tasse. Quando noi denunciamo un’evasione fiscale intollerabile non possiamo non denunciare un buco che abbiamo a Prato. Per questo proporr alla Guardia di finanza di fare pi controlli e proporr al ministero dell’ Economia di costituire una task force contro l’evasione fiscale. I principi di legalit devono entrare anche nella comunit cinese, ha proseguito Rossi, rilevando che un graduale processo di bonifica con l’emersione del nero e la regolarit dei rapporti di lavoro, potrebbe essere un grande vantaggio per la nostra regione. Non mettiamo all’indice l’intera comunit cinese in un solo blocco. Ci sono infatti imprenditori cinesi che pagano tasse e fanno lavorare in maniera regolare i lavoratori. Noi per non abbiamo bisogno di elemosina. Mi rivolger alla Guardia di finanza perch – ha ribadito – non possibile continuare con questo livello di evasione fiscale.(ANSA).Rivolta cinesi: Rossi,con Gentiloni informeremo autorit CinaDopo la rivolta dei cinesi all’Osmannoro e le perquisizioni oggi a Prato, stamani ho sentito il ministro degli esteri Paolo Gentiloni al quale ho raccontato la situazione. Prossimamente ci incontreremo e vedremo da farsi. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, durante un briefing con la stampa. Il ministro si fatto carico della questione – ha aggiunto – e mi ha assicurato che nei prossimi giorni ci risentiremo. Troveremo un modo per rappresentare queste problematiche, con grande rispetto verso questo paese anche alle autorit cinesi perch crediamo che dalle autorit cinesi possa venire un contributo per ristabilire la calma e guardare in avanti in modo positivo.(ANSA).
18 3 minuti di lettura