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Home›News Toscana Lavoro›news›Cgil-Cisl-Uil: politiche attive del lavoro scommessa di cambiamento, accelerare riforma

Cgil-Cisl-Uil: politiche attive del lavoro scommessa di cambiamento, accelerare riforma

By webprato
Marzo 31, 2016
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Si Š svolta ieri, a Roma, presso l’Auditorium di via Rieti, un’iniziativa nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulle politiche attive del lavoro, dal titolo ‘Rete dei servizi per il lavoro: proposte del sindacato confederale per qualificare politiche e servizi per il lavoro alla luce del decreto 15015’. L’appuntamento Š stato importante innanzitutto perch‚, grazie all’impulso dei sindacati confederali, si Š di fatto riunita per la prima volta la Rete dei servizi per il lavoro prevista dal decreto, sostengono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Serena Sorrentino, Gigi Petteni e Guglielmo Loy.Infatti, oltre ai delegati e alle strutture territoriali delle organizzazioni sindacali, hanno partecipato Maurizio Del Conte, presidente Anpal; Stefano Sacchi, presidente Isfol; Gianfranco Simoncini, per la Conferenza delle Regioni; Marco Leonardi, consulente per la presidenza del Consiglio dei ministri; Agostino Di Maio, direttore di Assolavoro.Nel corso del seminario, Cgil, Cisl e Uil e i delegati hanno ribadito la necessit… di investire sul tema delle politiche attive, e indicato le criticit… registrate allo stato attuale sulla definizione del nuovo impianto legislativo. Innanzitutto – sostengono Sorrentino, Petteni e Loy – occorre trovare una sede e una modalit… di confronto, avviare un percorso di dialogo sociale che coinvolga tutti i soggetti della ‘rete’ per analizzare e affrontare la situazione che si va configurando e correggere in corso d’opera i nodi pi— problematici.I sindacati sottolineano il ritardo del governo in merito all’approntamento di tutti gli adempimenti legislativi previsti per l’entrata in funzione dell’Anpal, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.Riteniamo condivisibile – affermano poi Cgil, Cisl e Uil – che la gestione delle politiche attive per il lavoro risieda nelle responsabilit… di un unico impianto pubblico e nazionale, ma c’Š il rischio, da scongiurare, che l’organizzazione dei servizi e delle politiche a livello regionale e delle Province autonome, da realizzarsi attraverso singole convenzioni tra ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le Regioni stesse, possa determinare un’eccessiva disomogeneit… applicativa territoriale a causa di differenti risorse, strumenti e risultatiVorremmo chiarezza sui temi delle risorse economiche e umane dell’Anpal, il soggetto di coordinamento della Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, e sulla sua mission: la Rete – ricordano i segretari confederali – ingloba tra le altre istituzioni pubbliche Isfol, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale impegnato nella ricerca sulla qualit… del lavoro, e Italia Lavoro, che ha un ruolo di proposta e assistenza per i centri per l’impiego in materia di formazione.? importante – continuano Sorrentino, Petteni e Loy – che la missione di questi due soggetti non venga snaturata, cos come Š fondamentale che il loro personale, sia i dipendenti che i collaboratori, sia tutelato nella continuit… e nella stabilit… del posto di lavoro e del loro livello di qualit… professionale.Particolare attenzione Š stata rivolta ai lavoratori precari di Italia Lavoro, Isfol e centri per l’impiego, che hanno vinto concorsi per essere assunti, da anni vivono in una situazione di equilibrio precario. Situazione che va risolta una volta per tutte?, avvertono.Siamo stati tra i primi a sostenere la necessit… di intervenire sulle politiche attive in modo drastico, per cambiare il modello fallimentare sperimentato nel nostro Paese fino ad ora. Ma ora il governo pu• fare delle scelte e cambiare le cose, per questo chiediamo all’esecutivo di avviare un confronto e di mettere mano alle risorse. Per investire realmente sulle politiche attive e andare a sanare i troppi ritardi accumulati dall’Italia nel quadro europeo, Š indispensabile lo stanziamento di risorse aggiuntive, a partire dalla programmazione del Def e dalla prossima legge di stabilit…, in quanto non Š pensabile un intervento a costo zero, come invece prevede il decreto legislativo 1502015, concludono Sorrentino, Petteni e Loy. (Adnkronos)

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