Cgil Cisl Uil, oggi 28 aprile giornata mondiale salute e sicurezza lavoro. La riflessione di Gessica Benefori (Cgil)

ÒLa giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro  tradizionalmente una giornata di ricordo ed a sostegno. In tempo di pandemia Covid19, il ricordo lacerante di tutti coloro che si sono esposti ai rischi per garantire i servizi essenziali, anche a prezzo della propria vita, il Ôlavoro degli altriÕ, come  stato definito, un lavoro che non deve essere lasciato soloÓ: le parole di Gessica Beneforti (Cgil Toscana) nella Giornata mondiale per la salute e la #sicurezza sul lavoroÒCi abbiamo provato, ci stiamo provando, con l’impegno di tanti, a partire dai nostri delegati, dai nostri RLS e RLST. Garantire salute e sicurezza  la pre-condizione per ripartire, far tesoro di questa esperienza, non dimenticare,  la condizione per provare a cambiare davvero. Superare l’emergenza, affrontare in assoluta sicurezza la #fasedue, con gli inediti bisogni che emergeranno sono le sfide immediate che abbiamo davanti e che dovremo affrontare rimettendo al centro dell’agenda politica l’idea che il welfare pubblico  uno strumento di civiltˆ da sottrarre alla logica di mercato e che salute e sicurezza rappresentano il pi grande investimento su cui puntareÓ——————–Oggi, in occasione della giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro si ricordano le migliaia di decessi che ogni anno avvengono nei luoghi di lavoro, a causa delle condizioni di lavoro.Il 28 aprile  una giornata che, come sindacato, abbiamo spesso dedicato alle vittimedellÕamianto, ma questÕanno non possiamo non riflettere anche su quanto sta accadendo acausa della pandemia globale di COVID-19, che ha cambiato e forse continuerˆ acambiare ancora per molto tempo, le nostre abitudini e i nostri usi.Oggi, per CGIL CISL e UIL, oltre che una giornata Òin ricordoÓ, vorremmo fosse anche unagiornata a sostegno di tutti quei lavoratori, medici in prima linea negli ospedali, infermieri,medici di base, parroci, carabinieri, giornalisti, farmacisti, personale delle forze dellÕordine,vigili del fuoco, vigili urbani, polizia penitenziaria ,operai, impiegati, cassieri, addetti allepulizie, badanti, autotrasportatori, che pur essendo tra i pi esposti e colpiti da questapandemia hanno continuato a lavorare affrontando difficoltˆ immense per la mancanza diDPI adeguati, di piani di prevenzione, di procedure di sicurezza idonee.LÕinfezione da Covid-19 registra oltre 3 milioni di casi e oltre duecentomila decessi nelmondo (dati European Centre for Desease Prevention and Control al 27/4/2020). Sono datiche devono farci riflettere:  mancato a livello globale un sistema di prevenzione eprotezione dei cittadini e dei lavoratori. Se da una parte, il periodo di emergenza sanitariaha richiesto lÕadozione di azioni fortemente contenitive, tra cui la sospensione temporaneadi numerose attivitˆ produttive, dallÕaltra le Òattivitˆ essenzialiÓ per la nostra quotidianitˆ eper la nostra salvaguardia sono rimaste aperte esponendo i lavoratori interessati. Nellaripresa che tutti ci auspichiamo rapida e meno difficile dellÕoggi, bisognerˆ fare tesoro evalorizzare lÕapporto di tutti coloro che hanno permesso la reale tenuta, coesione e unitˆdel paese, e ricominciare a considerare come merita il ruolo delle persone che permettonoalle imprese e alle amministrazioni pubbliche di funzionare, creare ricchezza e mettere iservizi a disposizione dei cittadini: vogliamo ribadire ancora una volta, come abbiamo fattofino ad oggi nel tempo dellÕemergenza, che il primo dei valori del lavoro e la condizioneimprescindibile per cui esso possa dispiegare a pieno le sue potenzialitˆ  la salute e lasicurezza -e quindi la prevenzione- come diritto di tutte e tutti.In questa fase di transitoria convivenza con il rischio di contagio che ci porterˆ ad unadiversa ordinarietˆ  importante che il protocollo chiaro e dettagliato, siglato dÕintesa con leimprese e assunto dal Governo il 24 aprile 2020, venga declinato e soprattutto monitoratoin ogni singola realtˆ produttiva.Ribadiamo che la salute dei lavoratori e delle lavoratrici rimane, per CGIL, CISL e UILunÕassoluta prioritˆ. Tutelare la salute dei lavoratori vuol dire tutelare il lavoro.CGIL CISL UILRossana Dettori, Angelo Colombini e Silvana Roseto28 aprile: la prevenzione, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono un diritto collettivo di tutti Oggi  la giornata mondiale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ma il 28 Aprile del 2020  una ricorrenza ancora pi carica di significato e di rilevanza. Il primo pensiero della Filcams CGIL va a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno perso la vita a causa del contagio dal virus COVID-19.La Filcams CGIL dedica questa giornata alle lavoratrici ed i lavoratori del commercio, dei pubblici esercizi, delle farmacie, degli appalti di pulizie e sanificazione, della ristorazione commerciale e collettiva, della vigilanza, alle lavoratrici del settore domestico e tanti altri lavoratori del terziario che hanno garantito attivitˆ e servizi indispensabili per gli individui e per la collettivitˆ. Da quando  esplosa lÕemergenza queste persone hanno lavorato per giorni o addirittura per settimane senza le adeguate misure e le dovute protezioni di sicurezza, e ancora oggi nonostante denunce, le iniziative e i confronti rileviamo misure organizzative carenti e mancanza di DPI.Alla vigilia di quella che  chiamata la Fase 2, lÕattenzione sulla salute e la sicurezza diventa un dovere imprescindibile che coinvolge tutti: Istituzioni, Politica, Organizzazioni Sindacali e Associazioni Datoriali. Accogliamo positivamente lÕaggiornamento del protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusone del virus, non ci possiamo permettere che il riavvio delle attivitˆ esponga lavoratrici e lavoratori a rischi evitabili di contagio, con la conseguenza che una nuova crescita della diffusione del virus ritarderebbe la ripresa stessa delle attivitˆ economiche.La Filcams CGIL in questa occasione ribadisce che, come previsto e confermato dal recente protocollo, la ripresa e la prosecuzione delle attivitˆ pu˜ avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. é quindi necessario utilizzare il patrimonio di esperienza fatta in tutte le imprese che sono rimaste aperte in questa prima fase per evitare di reiterare gli stessi errori e al contempo implementare e migliorare le misure di sicurezza e le iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro.Mai come oggi la prevenzione, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono un diritto collettivo di tutti.

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