Proseguono le difficolt per il mondo del lavoro nella provincia di Lucca. Crescono le aziende in difficolt e conseguentemente si contrae l’occupazione tanto che le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil stimano in almeno 20.000 le persone in cerca di lavoro a cui aggiungere i demoralizzati che sfuggono al calcolo.La percezione fra le organizzazioni sindacali che la disoccupazione ?statisticabile? sia oltre l’11% e quella ?reale? arrivi ad almeno il 15%.Anche nel territorio provinciale quella giovanile supera il 35%. Assistiamo inoltre all’incremento delle ore di cassa integrazione. Nelle misure del governo non ci sono risposte per invertire un trend cos perverso e il numero di poveri nel paese continua a crescere. In provincia di Lucca registriamo lacune significative nel sistema del collocamento gestito dai Centri per l’impiego ed anche i forti ritardi nel disbrigo delle pratiche e conseguentemente nella erogazione dei pagamenti della cassa integrazione da parte dell’Inps.Per questo le segreterie di Cgil, Cisl e Uil proclamano losciopero generale provinciale per l’intera giornata del 15 giugno 2012a sostegno delle seguenti rivendicazioni: . diritto al lavoro e diritti del lavoro. equit e misure per la crescita. riforma del sistema fiscale. potenziamento del welfare locale diritto al lavoro e diritti del lavoro: una societ che non offre prospettive occupazionali destinata a scomparire. A Lucca registriamo la mortificazione di giovani e meno giovani che da tempo cercano inutilmente un lavoro. A questo si aggiunge la precariet delle tante forme di assunzione falsamente flessibili, il riemergere del lavoro nero e la preoccupazione per la salute e sicurezza. A livello nazionale preoccupa la discussione sulla riforma del mercato del lavoro che rischia, se non arginata, di portare inaccettabili riduzioni nei dirittisia per quanto concerne il sostegno al reddito, sia nell’effettivo concretizzarsi nella legge indiscussione di strumenti volti a garantire che ad un posto di lavoro perso, se ne possa sostituire un altro, sia nella riconferma del ruolo insostituibile, a difesa della dignit e tutela delle persone, di diritti come l’art.18.I provvedimenti adottati sul sistema previdenziale, hanno provocato grande disagio sociale ed alterato le prospettive delle persone e pongono da subito il drammatico problema degli esodati, cui occorre dare risposte adeguate e tempestive.ÿmisure per la crescita: il governo non deve aspettare che la situazione motu proprio migliori, deve liberare risorse da dedicare alla crescita. Servono politiche industriali ed energetiche oltre che infrastrutturali da attivare al pi presto. A livello locale c’ necessit di un patto fra organizzazioni datoriali, quelle sindacali ed istituzionali per individuare priorit condivise che, nel rispetto dell’ambiente, attivino il miglioramento-potenziamento delle varie attivit manufatturiere e dei servizi in essere e ne individuino di nuove. Per lo Stato e la Pubblica Amministrazione chiediamo inoltre di selezionare politiche di investimento atte a migliorare e quindi rendere pi efficienti i servizi ai cittadini e alle imprese.Equit e riforma del sistema fiscale: va riequilibrato il prelievo, che non pu gravare cospesantemente su lavoratori e pensionati. La crisi economica e finanziaria deve essere affrontata redistribuendo in maniera assolutamente equa, i costi del risanamento, sia sul piano sociale che fiscale, salvaguardando il ruolo dello Stato e dei servizi pubblici. Chiediamo, pertanto, da subito l’aumento delle detrazioni da lavoro dipendente e da pensione per i redditi fino a 55.000?, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa per chi ne possiede una sola, l’istituzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze e sulla speculazione finanziaria. Va inoltre emanato con urgenza e reso strutturale il decreto sulla detassazione dei premi di risultato. Ai Comuni abbiamo chiesto fin dalla presentazione della piattaforma sul welfare locale del novembre scorso di non appesantire lapressione fiscale, attraverso l’addizionale comunale, e quella tariffaria per lavoratori dipendenti e pensionati, ed in ogni caso di prevederne la progressivit , che evita di colpire indifferenziatamente i poveri come i ricchi.potenziamento del welfare locale: stante la situazione di difficolt per molte famiglie e la crescita della povert si rende necessaria una risposta sociale di alto livello. Anche con le difficolt di bilancio gli Enti devono dare risposte che garantiscano la dignit dei cittadini. Se necessario si dovr quindi definire priorit a cui destinare le maggiori risorse. Persiste in molte parti della provincia il problema della casa che va affrontato nell’immediato per oltrepassare l’emergenza ma anche con politiche pluriennali volte al suo definitivo superamento.Questa mobilitazione che segue l’iniziativa unitaria del 23 maggio sul tema della lotta alla mafia e per la legalit e la manifestazione del 2 giugno a Roma, si pone anche l’obiettivo di ribadire la contrariet delle organizzazioni sindacali e del mondo del lavoro ad ogni forma di violenza e al terrorismo.ÿ
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