Cgil, Cisl e Uil: La violenza contro le donne non si deve legittimare mai

Cgil, Cisl e Uil rinnovano l’impegno nella lotta alle molestie nei luoghi di lavoro, rivendicando la conquista di strumenti per operare in questa direzione. Ma c’Š ancora molta strada da fare – spiegano – per realizzare una vera rivoluzione culturaleLa violenza maschile contro le donne Š un male antico e trasversale che interessa tutto il mondo e deve essere sradicato, garantendo cos a tutte le donne il diritto alla libert… e alla dignit…. Cos Cgil, Cisl e Uil, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si tiene oggi (luned 25 novembre), ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54134 del 17 dicembre 1999.La violenza contro le donne, come ci dicono le statistiche pi— accreditate, viene esercitata in tutti i contesti in cui si articola il nostro vivere civile, da quello familiare a quello sociale, dalla politica ai luoghi di lavoro, spiegano i sindacati: Soprattutto laddove si utilizzano i rapporti gerarchici, la precariet…, l?incertezza sulle prospettive di lavoro, si somma violenza a violenza. Cos come quando il linguaggio, la cronaca, colpevolizza o trova giustificazione ai comportamenti violenti contro le donne che sono gi… vittime, si attua una seconda violenza rappresentativa di una societ… che sta degenerando. La violenza non si deve legittimare mai.Cgil, Cisl e Uil si dicono sempre pi— impegnati nella lotta contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, per definire con chiarezza che molestie e violenza non sono parte del lavoro. Il recepimento dell?Accordo quadro europeo, prima insieme a Confindustria e poi con le altre associazioni datoriali, ci ha fornito strumenti nuovi per operare in questa direzione nella consapevolezza della complessit… di tale compito, della sua peculiarit… della violenza nei contesti produttivi: difficolt… delle vittime a raccontare, paura di non essere credute e timore di ritorsioni. Dobbiamo quindi fare ancora molta strada, realizzare una vera rivoluzione culturale, che renda tutti consapevoli, che rispetto e relazioni sane migliorano la vita di tutti e tutte.Un cambiamento culturale che si esercita anche sul piano legislativo e nella contrattazione. In questi anni, infatti, abbiamo conquistato, grazie alla mobilitazione delle donne, convenzioni e accordi importanti. La convenzione di Istanbul, ratificata dal nostro Paese, contiene principi fondamentali a partire dal definire la violenza, e come la si contrasta. Chiediamo che venga effettivamente applicata. ? compito nostro ora, attraverso la contrattazione, creare ascolto, attenzione, sostegno, rispetto e riconoscimento della parola femminile dei diritti delle donne senza sconti.I sindacati ricordano anche di aver conquistato nel giugno di quest?anno, dopo molti anni di impegno, la Convenzione 190 dell?Organizzazione internazionale del lavoro e la relativa Raccomandazione. Certo va sottolineato che molte associazioni di impresa non l?hanno approvata, ma questo non ci deve fermare, anzi ci impegna ancor di pi— nel rivendicare la rapida ratifica della convenzione da parte del nostro Paese, e nel determinare i provvedimenti necessari a partire dal riconoscimento delle molestie sessuali come reato. Per questo per noi il 25 novembre Š l?occasione per rilanciare e radicare il nostro impegno a partire dalla contrattazione. da rassegna.itViolenza sulle donne 25 novembre: Gualtieri firma decreto per orfani da femminicidioI soldi non restituiscono l’affetto mancato ma con 12 milioni da luned finanzieremo borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoroIl ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha firmato oggi (25 novembre) il decreto ministeriale per il fondo per gli orfani di femminicidio. Il dm, firmato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Š stato adesso inviato al Consiglio di Stato per il parere di rito. I soldi non restituiscono l’affetto mancato ma con 12 milioni da luned finanzieremo borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoro, ha scritto nei giorni scorsi il ministro in un tweet in cui annunciava la misura. da rassegna.it

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