?Gentile Presidente, tra annunci di riforma, procedimenti amministrativi, confronti che non si concludono, vorremmo consegnarle la nostra gravissima preoccupazione sulla continuit della tutela del reddito per tante lavoratrici e lavoratori e la conseguente criticit dei faticosi processi di riconversione industriale di aziende in crisi?. Si apre cos la lettera che il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, invia oggi (6 febbraio) al presidente del Consiglio, Enrico Letta.?Siamo in attesa da tempo ? continua il segretario – che si ponga riparo agli errori della Legge ?92 in tema di ammortizzatori sociali universali che ci permettano di continuare ad affrontare l?emergenza occupazionale ? che vorremmo sottolineare, attanaglia il nostro Paese da tempo e che sicuramente non vede schiarite per l?anno in corso?.Camusso affronta il nodo della cassa integrazione in deroga, definendo ?irricevibile? il ridimensionamento nelle intenzioni dell’esecutivo. ?Sappiamo che il Governo vorrebbe attuare un drastico ridimensionamento della cassa integrazione in deroga. Non questa la sede dove sottolineare gli aspetti particolari della supposta nuova regolamentazione, come lei sa giudicata ? nell?unico incontro svolto ? irricevibile da tutte le parti sociali. Irricevibile perch si decurta la cassa integrazione in deroga in assenza di nuovi ammortizzatori universali. Irricevibile perch si sottrae a molti lavoratori e lavoratrici di settori non protetti da altre forme di avere una tutela del reddito. Irricevibile perch nel taglio auspicato dal suo Governo si interrompono le possibilit di accompagnare i processi di reindustrializzazione, spesso individuati da Accordi firmati in sede ministeriale. Prendo ad esempio il caso ultimo nelle cronache, ma non certo isolato, di Termini Imerese?.La Cgil critica la mancanza di un ?processo di condivisione con le parti sociali?. ?In numerose occasioni ? scrive Camusso – abbiamo sottolineato come si annuncino ipotesi che non vengono poi tradotte in un effettivo processo di condivisione con le parti sociali, mentre si susseguono le criticit occupazionali, i processi di chiusura, di delocalizzazione, di disinvestimento?. Gi in occasione della Legge di stabilit , osserva, ?sottolineammo la necessit di scelte vere di investimento, di politica industriale, di riduzione della tassazione su lavoratori, pensionati ed aziende. Le mancate risposte si riflettono nella situazione attuale, nelle vertenze che si moltiplicano?.?Beffa insopportabile ? prosegue – sarebbe quella che a mancate risposte sulla prospettiva si sommino drammatizzazione e non risorse sull?emergenza?. Il sindacato chiede di sospendere la revisione delle regole sugli ammortizzatori. ?Vogliamo, ancora una volta, essere fiduciosi che colga l?urgenza e la drammaticit della situazione ? conclude Camusso -, sospenda il decreto di revisione dei criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga, si avvii il confronto per ammortizzatori sociali universali e nel frattempo si garantisca continuit agli strumenti in essere e si accompagnino fino a conclusione gli accordi in essere e quelli in fieri?. da www.rassegna.it,
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