CGIL: ARRIVA LA CAMUSSO, PIACE AGLI INDUSTRIALI MA NON A CREMASCHI (FIOM)

Venti testimoni eccellenti tracciano sull’Espresso, in edicola domani, il ritratto di Susanna Camusso, la sindacalista che tra pochi mesi ricevera’ il testimone da Guglielmo Epifani alla guida della Cigl, diventando cosi’ la prima donna ad assumere il timone del maggior sindacato italiano.Mi piace – dice Pier Luigi Ceccardi, presidente di Federmeccanica -. Conosce l’industria ed e’ equilibrata, ma certamente piu’ tosta di Epifani: non a caso la sua palestra sindacale e’ stata quella dei metalmeccanici. Sembra un buon acquisto, se la Cgil e’ disposta ad aprirsi al dialogo. Nei confronti della Fiom non mi aspetto una resa dei conti, ma una posizione ben piu’ rigorosa.Carlo Callieri, ex direttore centrale Fiat e vice presidente della Confindustria: Il profilo e’ quello giusto: riformista e cazzuta. Percio’ ho grandi aspettative.Federica Guidi, vice presidente della Confindustria: La conosco bene e la stimo, anche se non sempre la penso come lei: e’ pragmatica, intellettualmente onesta e di buon senso.Giorgio Usai, responsabile delle relazioni industriali di Confindustria: E’ capace e intelligente e sono convinto che la responsabilita’ del nuovo ruolo prevarra’ sul radicalismo.Spero anche che, da donna, acceleri i tempi decisionali della Cgil.La Camusso – ricorda Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl – e’ stata buttata fuori dalla Fiom per le sue posizioni non in linea. Mi auguro se ne ricordi e si batta per il pluralismo in una Cgil che mal sopporta di non essere piu’ maggioritaria. Sembra una persona sobria. E determinata come sono le donne: spero dunque sappia imprimere un ritmo piu’ deciso al rinnovamento in casa Cgil. La garanzia e’ che viene da un percorso riformista; il rischio che si dimostri piu’ realista del re.Decisamente piu’ negativo, invece, il giudizio della Fiom: Giorgio Cremaschi, membro della segreteria delle tute blu della Cgil, dice: Non sono mai stato d’accordo con lei su qualcosa. Prima era piu’ radicale, ma oggi nella Cgil rappresenta quella linea di moderazione che non serve a niente e ci puo’ solo portare a chiedere la pace a Cisl e Uil con il cappello in mano.Gianni Rinaldini, ex numero uno della Fiom, invece, si astiene: Non so cosa attendermi: vedremo il programma.Intanto, prendo atto che e’ in corso da un anno una campagna mediatica trasversale per predeterminare le condizioni della sua elezione. Non era mai successo.Giuliano Cazzola, deputato Pdl ed ex sindacalista della Cgil: Ma quale riformista: e’ vero che viene dal Psi, ma stava con i talebani guidati da Michele Achilli. Comunque, quelli della Fiom le faranno una guerra senza quartiere. Lei pero’ ha un cursus honorum molto piu’ ricco di quello di Epifani. E poi conosce i suoi polli.Piu’ morbido Giorgio Airaudo, altro membro della segreteria nazionale Fiom, che sottolinea: Staremo a vedere.Comunque, a differenza di Epifani, la Camusso conosce l’industria. E questo in Cgil conta. ASCA

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