La Cgil aretina si prepara alla manifestazione che si svolger a Roma il 4 aprile. ?Stamani abbiamo convocato nella sala della Borsa Merci i delegati di tutti i settori ? afferma il Segretario provinciale Giorgio Cartocci. Ed il primo elemento da sottolineare la grande partecipazione. Chi pensa alla Cgil isolata commette un errore di valutazione. Non solo l?assemblea di stamani ma anche le iniziative che stiamo organizzando nei luoghi di lavoro confermano la grande attenzione alla nostra piattaforma, al no all?accordo separato ed al conseguente referendum, alla manifestazione di aprile?.Settimane intense per la Cgil, quindi. ?Il 23 marzo apriremo i seggi nelle nostre sedi territoriali per consentire a tutti i lavoratori di votare e quindi dire la loro sulla riforma della contrattazione. Li terremo aperti fino al 28 marzo. Intanto venerd prossimo, 13 marzo, sciopereranno le nostre categorie del trasporto e del settore gas, acqua ed energia?.Nell?assemblea di stamani sia Giorgio Cartocci nell?introduzione che il segretario regionale Emanuele Berretti nelle conclusioni, hanno ribadito la piattaforma della Cgil.?Il problema centrale che abbiamo di fronte quello di una crisi generale che il Governo italiano sta affrontando dopo e peggio di altri esecutivi europei. Il nostro non decide e sembra orientato a limitarsi a scaricare i costi della crisi su lavoratori, pensionati e giovani. E? una risposta sbagliata alla quale bisogna reagire chiedendo di investire risorse per la politica industriale?.La CGIL chiede che tutte le misure prevedano esplicitamente vincoli di difesa dell’occupazione e impegni a non spostare all’estero produzioni e stabilimenti.E punta sulla difesa del lavoro: ?la cassa integrazione si prolungher nel tempo ed aumenter . Le priorit sono quindi salari, stipendi, pensioni: ?un numero enorme di lavoratori e pensionati non riesce ad arrivare alla fine del mese. Abbiamo chiesto detrazioni sul lavoro dipendente, la restituzione del fiscal-drag, di aumentare le pensioni e di estendere la quattordicesima alle pensioni povere. Il Governo ha risposto con la social-card e propone di privatizzare i servizi pubblici, la sanit , l’assistenza?.
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