La crisi investe anche la metalmeccanica, un settore dove i problemi stanno arrivando ora dopo che moda e vetro sono gi da mesi nelle peste. Alla Cgil sono state presentate alcune richieste di cassa integrazione. Una su tutte quelle della Pertici, dove i 45 dipendenti dello storico marchio certaldese rimarranno momentaneamente a casa. L?azienda ha chiesto la cassa integrazione come primo intervento necessario per rallentare la produzione, complice il calo di richieste nel settore delle finestre metalliche. La Pertici nasce nel 1967 e il fondatore Leto Pertici. La sua attivit iniziata come produzione di macchine per legno e successivamente si indirizzata verso le macchine per i serramenti in pvc e alluminio e come terzista per i maggiori produttori che hanno sede in Germania. Negli anni Ottanta Pertici ha iniziato a costruire la propria rete di vendita a livello mondiale. E da l ha consolidato la sua presenza. Poi, per, la crisi si fatta sentire. Dalla scorsa settimana la Pertici ha avviato le procedure per tutti i dipendenti in forza al momento e li ha inseriti in cassa integrazione. Per cui assicurano la loro presenza in azienda solo per alcuni ore nell?arco della settimana. Il proposito, a quanto stato spiegato, quello di tornare a lavorare a pieno regime entro fine anno, spiega per la Fiom Cgil Paolo Mattii. E come quest?azienda molte altre si trovano in grosse difficolt su un bacino di operai che ®al momento non possibile conteggiare esattamente¯, spiega Mattii ma che dovrebbe ammontare, secondo dati raccolti a livello provinciale, a tremila addetti (conteggiando solo l?industria ed escludendo la parte che fa riferimento all?artigianato). ®E? una congiuntura che sta colpendo tutto il comparto della metalmeccanica in Valdelsa – spiega ancora Paolo Mattii – nel mese di ottobre abbiamo avuto un aumento inaspettato di richieste di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Solo il mese prima non ci saremmo immaginati di ricevere tante richieste quante ne abbiamo poi avute¯. Tutto questo in un quadro dove recentemente varie aziende, tra cui la stessa Pertici, la Imer e la Valiani (tutte di Certaldo), avevano manifestato l?intenzione di espandersi. E il Comune, proprio per venire incontro a queste esigenze, ha nei giorni scorso adottato una variante per le attivit di impresa. Uno strumento, che in attesa del nuovo piano strutturale, permette e regola, solo in campo produttivo, lo sviluppo urbanistico. Ma ora il calo di lavoro dovuto alla congiuntura internazionale probabilmente rallenter questi progetti di espansioni. ®E? difficile capire la durata di queste difficolt ¯, va avanti Mattii. ®Nella zona certaldese – spiega ancora il responsabile della Fiom Cgil per il Circondario – dove abbiamo aziende che hanno una produzione diversificata non avevamo avuto quasi mai richieste di cassa integrazione. Abbiamo chiuso lo scorso anno solo con alcuni casi che poi hanno ripreso a lavorare anche prima del tempo previsto¯. All?inizio dell?anno c?era statao anche un confronto duro con la controparte per il rinnovo del contratto di lavoro e pi volte, proprio davanti alla Pertici, sulla 429 i lavoratori avevano protestato per l?eseguit delle loro buste paga. Per affermare i loro diritti avevano fatto oltre 30 ore di sciopero. Ma il settore era ancora in buone acque e il lavoro non mancava. Poi, invece alla ripresa autunnale, le difficolt sono arrivate. Giacomo Bertelli DA IL TIRRENO
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