Centri estivi e spiagge libere, la Regione fisse la regole e Rossi firma una nuova ordinanza

Centri estivi e spiagge libere, la Regione fisse la regole e Rossi firma una nuova ordinanza. Le linee guida sono state il frutto anche di un confronto con lÕassociazione dei Comuni toscaniCentri estivi al via dal 15 giugno: fissate procedure e linee guida. E regole, valide in questo caso da subito, anche per le spiagge libere, che con le temperature che iniziano ad alzarsi saranno nelle prossime settimane probabilmente sempre pi frequentate. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato una nuova ordinanza anti-covid, per svolgere tutte queste attivitˆ limitando al massimo i rischi di contagio. Le misure sono il frutto di incontri che si sono susseguiti in questi giorni tra la giunta, i responsabili degli uffici regionali e Anci Toscana, lÕassociazione dei Comuni.Si torna al mare, ecco cosa sarˆ permessoSulle spiagge la Regione aveva giˆ definito nei giorni scorsi le linee guida per gli stabilimenti balneari e quelle per le aree non attrezzate non sono molto diverse. Dovrˆ essere rispettata la distanza, sempre, di un metro tra le persone (eccetto che per i conviventi), ma si continua a raccomandare almeno un metro e ottanta. La mascherina, che si potrˆ non indossare stesi in spiaggia, dovrˆ essere a portata di mano laddove si presentassero situazioni in cui fosse impossibile stare ad almeno un metro. Tra un ombrellone e lÕaltro piantato in terra (o qualsiasi altro sistema di ombreggio) ci dovranno essere minimo quattro metri e un metro e mezzo tra lettini, sedie e sdrai. Non si potrˆ giocare a pallone nŽ essere impegnati in altre attivitˆ ludiche e sportive di gruppo che possano dar luogo ad assembramenti: nessun problema invece per racchettoni, surf, windsurf, kitesurf e tutti gli sport individuali. Per evitare assembra menti e aiutare il distanziamento tra le persone i Comuni potranno a loro volta fissare ulteriori regole per lÕaccesso in spiaggiaCentri estivi, regole certePer i centri estivi per bambini con pi di tre anni e per adolescenti le linee guida di riferimento rimangono quelle nazionali, definite con il decreto del presidente del consiglio del 17 maggio. La Regione – che giˆ ai primi del mese aveva destinato 2 milioni di euro ai Comuni per la loro progettazione, la prima a farlo con risorse giˆ disponibili (ancora prima di quelle che arriveranno dallo Stato) – ha definito adesso la procedura per autorizzare i centri estivi.LÕavvio delle attivitˆ dovrˆ essere comunicata allÕamministrazione comunale attraverso la piattaforma Suap. Un esempio di modulo, una sorta di schema-tipo, da presentare (anche on line)  stato allegato allÕordinanza e, nel farlo, chi propone un progetto sottoscrive anche lÕimpegno a rispettare tutta una serie di comportamenti, regole ed accorgimenti, che vanno dal controllo della temperatura e dello stato di salute dei frequentatori ogni mattina al rispetto di un rapporto numerico minimo tra operatori e bambini (graduato a seconda dellÕetˆ) fino alla previsione di supplenti Ôin panchinaÕ da chiamare in campo laddove un operatore fosse momentaneamente indisponibile. Le attivitˆ dovranno essere organizzate in piccoli gruppi , garantendo la distanza di almeno un metro (ma  raccomandato come sempre il metro e ottanta) e lÕinvito  a privilegiare le aree allÕaperto con presenza di zone ombreggiate. Se fossero previsti pasti, posate e bicchieri non potranno essere condivisi. Gel o acqua e sapone non dovranno mai mancare. Se possibile, i percorsi di ingresso e di uscita dovranno essere separati. Al rispetto delle regole sono naturalmente tenuti anche i Comuni, laddove organizzino direttamente i centri estivi. Sul rispetto poi delle misure pi generali per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 i gestori, siano essi pubblici o privati, firmeranno un patto di corresponsabilitˆ con le famiglie, perchŽ  evidente che, per la sicurezza di tutti, ognuno dovrˆ fare la propria parte.

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