Cave: Cgil Massa Carrara, Ma quale esproprio proletario, la Regione sta semplicemente tentando di far applicare le regole
Cgil Massa Carrara Vs Confindustria Apuana: ?Se gli imprenditori si continuano ad arrocare nel loro fortino ideologico si renderanno protagonisti di un?ulteriore divisione con l?intera comunit carrarese.Abbiamo il dovere di trovare un equilibrio che tenga conto dell?impatto ambientale, dei costi e della ricchezza prodotta solo cos riusciremo a difendere i posti di lavoro e salvaguardare la pi importante economia del territorio. Lo ribadiamo il marmo per Carrara e deve essere cultura, arte, lavoro, elemento di distribuzione della ricchezza e di sviluppo sociale, solo in questo modo, valorizzandolo, smetter di essere motivo di discordia. Continuare in questa contrapposizione assolutamente anacronistico e dannoso. E? di oggi la notizia che la Giunta Toscana ha adottato il Piano Cave, un piano che frutto di un ampio lavoro di confronto che ha visto protagonisti istituzioni, parti sociali e datorali;metodo quest? ultimo che noi riteniamo doveroso e necessario e che tra l?altro stato utilizzato nel corso degli ultimi mesi qualora si sono prospettati problemi e criticit .Criticit , che ci teniamo a ribadire, sono frutto di pratiche errate messe in atto dalle aziende nel corso degli anni. Ed assurdo pensare che se da un lato si invoca il confronto dall?altro si prosegua con il perenne contenzioso.Nelle scorse settimane apparsa la notizia delle cento aziende pi redditizie della Provincia e dalla lettura di quei dati appare evidente come la maggior parte provenga dal settore lapideo con degli utili netti che fanno impressione. Onestamente fatichiamo, e di aziende ne conosciamo molte, ad immaginarci anche in situazioni di monopoli naturali, realt che riescano ad avere un utile netto superiore al 30% del fatturato, pensiamo solo per citare la pi nota alla Franchi Marmi srl con i suoi 48 milioni di fatturato e 19 milioni di utile netto. Contemporaneamente, sempre lo stesso giorno si trovava la notizia del Comune di Carrara che si trova costretto ad umentare l?aliquota Irpef per i cittadini unitamente agli investimenti da parte degli imprenditori del lapideo in attivit di sanit privata sul territorio. Rappresentando i lavoratori e volendo tutelare gli interessi generali di una comunit avremmo da ridire rispetto alle scelte adottate. Sono le aziende che si devono far carico di risolvere i problemi evitando di scaricare le loro responsabilit sui lavoratori, che a causa delle chiusure dovute alle violazioni prodotte dalle aziende, rischiano di perdere fette importanti del loro salario.Nei decenni precedenti sono stati realizzati extraprofitti senza che ci si sia tradotto in nuovi investimenti in altre attivit produttive che incrementassero l?occupazione e la ricchezza della citt e di tutta la Provincia di Massa Carrara, oppure si fosse costituito un fondo per garantire il salario anche nei periodi di sospensione delle autorizzazioni come sta avvenendo in queste settimane. Dal marmo il nostro territorio dovrebbe avere molto di pi, in primis sotto forma di servizi alla collettivit , unitamente alla costituzione di una filiera capace di redistribuire in maniera pi equa questa grande ricchezza nel rispetto dell?ambiente, del paesaggio, del lavoro e della sicurezza. Confidiamo in un confronto reale e propositivo slegato da retropensieri e possibili contenzioni.Segreteria CGIL Massa Carrara================Cave: Giunta toscana ha adottato il piano regionale Inviato al Consiglio per iter di esame in commissioneÿLa Giunta toscana ha adottato, e inviato formalmente al Consiglio regionale per l’iter di esame, la proposta di Piano regionale cave, cos come previsto dalla legge regionale in materia del 2015. La proposta, spiega una nota, fa seguito ad un ampio lavoro di concertazione che ha coinvolto Anci, le parti sociali e datoriali e consentito di recepire una serie di indicazioni presentate dai vari soggetti interessati. La proposta di piano sar ora esaminata dalla competente commissione consiliare ai fini dell’adozione da parte del Consiglio toscano, a cui seguir la possibilit di formulare osservazioni.(ANSA).=================Beni estimati, Confindustria: La Regione vuole l’esproprio proletarioQuesta la denuncia, di qualche giorno fa, degli industriali del marmo:Per la prima volta in Italia si prospetta la negazione per legge di quel diritto vivente sulla propriet privata che in Italia non mai stato messo in discussione; un diritto che stato riconosciuto sempre in modo univoco nel caso degli agri marmiferi delle Apuane dove convivono aree di propriet pubblica (affidate in concessione ai privati) con beni estimati e quindi propriet private la cui legittimit stata riconosciuta ai proprietari delle cave per secoli da tutte le controparti, giudiziarie e istituzionali pubbliche; un riconoscimento che anche frutto di una giurisprudenza costante radicata e confermata nei secoli, con particolare chiarezza dall?editto del 1751 con cui Maria Beatrice d?Este sanciva che tutti i beni iscritti al registro degli estimi fossero dopo 20 anni di utilizzo pienamente riconosciuti a tutti gli effetti come propriet privata.