Catalfo, sgravi rinnovo contratti collegati introduzione salario minimo modulato contrattazione

Nell’ambito del Recovery Plan ci saranno misure per garantire una “maggiore adeguatezza dei livelli di reddito attraverso l’ancoraggio della detassazione dei rinnovi contrattuali dei Ccnl all’introduzione di un salario minimo orario modulato dalla contrattazione collettiva”. Così la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in audizione alla Camera.
Poiché la contrattazione collettiva, per il governo, è un “pilastro” del mercato del lavoro, ha detto Catalfo, la “finalità” sarà quella di “valorizzare ulteriormente la contrattazione collettiva in relazione al progetto di introdurre un salario minimo orario, collegando lo stesso alla previsione di una detassazione dell’incremento salariale derivante dal rinnovo dei contratti, in modo che progressivamente i minimi retributivi – attualmente definiti nei contratti collettivi di primo livello – possano adeguarsi all’importo del salario minimo che sarà individuato dal nostro Paese”, ha puntualizzato Catalfo.
Secondo la ministra, “una volta favorito il progressivo adeguamento dei parametri fissati dai contratti collettivi ai valori salariali stabiliti con l’introduzione del salario minimo orario, si determinerà, sul piano nazionale, un incremento generalizzato dei livelli retributivi. Ciò comporterà un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, accrescerà la dignità e il valore del lavoro prestato e consentirà di eliminare fenomeni di dumping salariale e di concorrenza sleale tra le imprese”.
Il governo intende inoltre sostenere la “contrattazione di secondo livello quale strumento per accrescere la produttività a livello aziendale e riconoscere ai lavoratori benefici contrattuali ed economici come premio per i risultati raggiunti”. TN da ildiariodellavoro.it

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