In Toscana ci sono circa 290 mila alloggi sfitti che in buona parte potrebbero essere messi in affitto in modo da diminuire l’emergenza abitativa, e Firenze la ‘capitale’ italiana per sfratti per morosit rispetto al numero di abitanti, mentre la Toscana al secondo posto tra le regioni dietro al Lazio. E’ quanto reso noto oggi da Cgil, Cisl, Uil insieme ai sindacati degli inquilini (Sunia, Unione Inquilini, Sicet e Uniat), che hanno presentato una documento di proposte e richieste alla Regione sulle politiche abitative. I rappresentanti sindacali hanno ricordato che negli ultimi anni in Toscana si registrato un aumento esponenziale degli sfratti per morosit , che rappresentano l’85% del totale, e solo il restante 15% per finita locazione. Nel 2009, stato spiegato, nella regione vi sono stati 6411 sfratti, di cui 5388 per morosit e 1005 per finita locazione, e in 2227 casi sono stati eseguiti ricorrendo alla forza pubblica. La crisi – hanno detto i sindacati – ha portato a un aumento della morosit e questo vuol dire che il ceto medio diventato pi povero. A questo si aggiungono anche i tagli del Governo alle politiche abitative che hanno peggiorato la situazione, a partire dal fondo nazionale per il contributo affitti e l’introduzione della cedolare secca. Il documento siglato oggi dalle sette organizzazioni sindacali chiede alla Regione, tra l’altro, di creare un osservatorio sul fabbisogno e sulle politiche abitative, di non sfrattare le famiglie fino a che non sia individuata una soluzione abitativa alternativa, oltre a creare alloggi utilizzando il patrimonio abitativo gi esistente, in particolare quello demaniale e degli enti locali. Tra le richieste, hanno detto ancora, anche quello di dedicare alle politiche abitative i 130 milioni di euro destinati al sociale che la Regione ha invece utilizzato per fare fronte ai tagli al trasporto pubblico. (ANSA).
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