Cartonificio Fiorentino (Sesto) a rischio chiusura, sciopero e presidio (foto)

Cartonificio Fiorentino (Sesto Fiorentino, 100 addetti) a rischio chiusura, oggi sciopero con presidio davanti allo stabilimento. Slc Cgil e Rsu: “Lo stabilimento è un patrimonio storico di Sesto Fiorentino e della Piana e non aspetteremo passivi la sentenza di chiusura. Senza risposte, in arrivo nuove mobilitazioni”

Lo scorso 21 settembre, uno sciopero con presidio e il blocco degli straordinari. E oggi i lavoratori del Cartonificio Fiorentino (Sesto Fiorentino, circa 100 addetti) si sono di nuovo mobilitati: la Rsu aziendale ha proclamato due ore di sciopero per ogni turno, la mattina dalle 11:30 alle 13:30, il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:30 e le ultime ore di turnazione per chi lavora di notte. Lo sciopero ha visto un’alta adesione. Si è svolto anche un presidio davanti allo stabilimento in viale Ariosto, a cui hanno partecipato anche lavoratori di alcune aziende del territorio (tra cui Gkn, Poste, Telecom) in segno di solidarietà, così come in Comune seguono con attenzione e preoccupazione la vertenza. Al presidio era presente anche la segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani.
Le ragioni dell’agitazione sono “le continue ferie forzate da parte dell’azienda al personale, la carenza dell’organico nei vari reparti, il mancato pagamento delle giornate festive da vari anni”. In tutto questo, resta il timore principale e cioè la paventata chiusura dello stabilimento sestese con il trasferimento della produzione ad Altopascio entro il 2022 e conseguente rischio esuberi. L’azienda starebbe cercando una soluzione nella zona della Piana fiorentina ma ancora la situazione non si sblocca. “Il cartonificio è un patrimonio storico di Sesto Fiorentino e della Piana e non aspetteremo passivi la sentenza di chiusura, i lavoratori hanno diritto a tutele e chiarezza. Le istituzioni trovino una soluzione, l’azienda sia disponibile e flessibile sui tempi prima di assumere decisioni irreversibili. Senza risposte siamo pronti a nuove mobilitazioni”, ha ribadito la Slc Cgil.

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