Carta: Assocarta, istituzioni diano risposte su temi riciclo

Non fermiamo il riciclo della carta per l’incapacit… di dare risposte al recupero degli scarti del riciclo da parte delle istituzioni e della politica: questo l’appello alle istituzioni lanciato da Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta, oggi a Firenze in occasione del convegno L’economia circolare nella filiera della carta, promosso da Assocarta con Legambiente e Confindustria. Senza certezze sul recupero degli scarti del riciclo – ha spiegato Medugno – anche il riciclo viene messo in discussione. E con questo una fetta importante di economia circolare, che non deve essere n‚ inventata n‚ incentivata. La Toscana Š regione di riferimento in Italia per la raccolta di carta e cartone, con oltre 74 kg annui per abitante, anche grazie al distretto cartario lucchese che Š considerato uno dei cardini del sistema di riciclo nazionale. Ogni anno in Toscana i comuni raccolgono e avviano a riciclo oltre 280mila tonnellate di carta e cartone. L’industria cartaria toscana conta invece 50 stabilimenti, e rappresenta il 30% produzione italiana: in regione viene fabbricata principalmente carta per uso igienico-sanitario e per imballaggio.Il ciclo della carta per funzionare in modo virtuoso ha bisogno di adeguate politiche di sostegno alla gestione degli scarti del processo, per quanto minimo, ha ricordato Medugno, sottolineando che il riciclo genera una parte di scarto dal forte potenziale energetico, che, se gestito correttamente consentirebbe di chiudere il ciclo del riciclo. Gli scarti derivano dai rifiuti urbani, in rapporto di 1:18, ed Š quindi interesse collettivo che siano gestiti al meglio, con il pieno supporto delle amministrazioni locali e regionali. Il cartario Š uno dei settori di cui possiamo essere orgogliosi – ha affermato Alessio Ranaldo, presidente di Confindustria Toscana – la Toscana Š terra di eccellenze produttive manifatturiere e il nostro distretto cartario Š un distretto a cui guardare con attenzione, non solo perch‚ Š il pi— importante in Europa e per la sua vocazione all’innovazione, ma soprattutto, per il suo essere modello virtuoso di economia circolare. Quello che chiediamo Š che sia messo nelle migliori condizioni di sviluppare in modo completo tutte le sue potenzialit…, anche attraverso una adeguata dotazione impiantistica in materia di smaltimento di rifiuti.(ANSA).

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