I lavoratori della societ Volpi Spa, azienda che opera nel settore dell?allestimento navale e che ha come principale cliente Fincantieri, e che negli anni scorsi ha lavorato anche con Nca, esprimono forti preoccupazioni per la difficile situazione che si creata in questo ultimo periodo nel confronto con la propriet . Nella nota della Rsa (Rappresentanza sindacale aziendale aziendale) Fiom Cgil si afferma, fra l?altro: ®L?azienda, messa in liquidazione volontaria all?inizio di febbraio, ha provveduto all?apertura della procedura di mobilit per tutti i lavoratori e, dopo diversi incontri al tavolo di concertazione, di cui uno in sede istituzionale presso la Provincia, ha palesemente manifestato il non interesse al prosieguo della trattativa per il raggiungimento di un accordo condivisibile e dignitoso per i lavoratori stessi. Il rammarico dei dipendenti dettato soprattutto dal fatto che tale drastica decisione non sembra giustificata dall?attuale periodo di crisi economica generale. L?azienda Volpi vanta infatti un portfolio ordini di non poco conto per il prosieguo dell?attivit , che per, secondo i piani societari, verr trasferito e sviluppato da una nuova societ attraverso lo strumento dell?affitto di ramo d?azienda, usufruendo solo di circa la met dell?attuale forza lavoro. La trattativa naufragata – si aggiunge – proprio quando si credeva fosse possibile raggiungere un compromesso soddisfacente e sostenibile per entrambe le parti, a seguito dell?atteggiamento di chiusura dell?attuale propriet di fronte alle richieste di normali tutele sia per i lavoratori che continueranno con la nuova societ che per quelli che saranno esclusi. Tale atteggiamento oltremodo sorprendente dato che le richieste dei lavoratori corrispondono a quanto normalmente viene discusso e spesso accettato dalle parti nei tavoli di concertazione e che stato con decisione negato dalla propriet . Non nella volont dei lavoratori, n delle organizzazioni sindacali che li rappresentano, impedire il prosieguo della attivit , vista anche la difficolt di reinserimento di personale specializzato nel mondo del lavoro soprattutto nella nostra provincia, ma non si pu prescindere dalle dovute tutele che, in situazioni come queste, devono essere garantite¯. E si conclude: ®I lavoratori hanno pertanto indetto uno sciopero per il prossimo 23 aprile al fine di dare visibilit e sensibilizzare l?opinione pubblica e le istituzioni di fronte all?ennesima azienda che nel nostro territorio decide di cessare l?attivit ¯. DA IL TIRRENO
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