La popolazione carceraria anche in Toscana in flessione, sebbene negli ultimi mesi si sia registrato un nuovo leggero aumento nelle presenze (al 31 marzo 2016 i detenuti nella regione erano 3.344), ma la fine dell’emergenza dovuta al sovraffollamento non ha risolto il problema di fondo dello stato delle carceri, dovuto non solo ai metri disponibili per ogni detenuto, ma anche alle condizioni di vita quotidiana, al lavoro, alle attivit culturali e di studio, ai servizi sanitari, all’alimentazione, alla possibilit di relazioni educative e familiari. Lo ha detto il Garante toscano dei detenuti Franco Corleone intervenendo oggi in commissione sanit del Consiglio regionale presieduta da Stefano Scaramelli (Pd). La commissione, spiega una nota, ha espresso parere positivo, a maggioranza, alla relazione sull’attivit 2015 del Garante. Fra le molte criticit segnalate da Corleone, l’alta percentuale dei detenuti tossicodipendenti in Toscana, soprattutto in alcuni istituti (a Massa il 38,4%, a Lucca il 50,4%). Corleone ha spiegato che esistono alcuni casi di difficolt all’accesso all’affidamento in comunit terapeutica; cos come esistono delle discrepanze nei sistemi di classificazione, da cui derivano trattamenti e conseguenze giuridiche diverse: in alcune carceri quasi tutti gli assuntori di sostanze stupefacenti sono classificati come dipendenti, in altre no.Un ulteriore problema segnalato dal garante della Toscana dato dai detenuti con problemi psichiatrici. Anche qui la situazione molto diversa da istituto a istituto. Corleone ha inoltre ricordato che, riguardo agli ospedali psichiatrici giudiziari, a Montelupo, che doveva essere chiuso pi di un anno fa, sono ancora presenti 18 internati toscani e due umbri, pi una decina tra liguri e sardi. Il Garante ha ribadito l’opportunit di aprire un’altra Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive) provvisoria, oltre a quella esistente di Volterra, in attesa della struttura definitiva. Alla fine della relazione, Scaramelli ha annunciato che la commissione effettuer , entro l’estate, un sopralluogo in alcune carceri della Toscana. In programma ci sono visite a Lucca, Porto Azzurro e successivamente Volterra. Questa mattina sono emerse questioni importanti, che la commissione deve analizzare e su cui deve vigilare – ha detto Scaramelli -, a partire dalla maggiore incidenza di malattie e problemi psichiatrici nella popolazione carceraria giovane e dai protocolli adottati in caso di tossicodipendenza. Verificheremo la situazione nelle prossime visite. (ANSA).
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