Carceri: Sollicciano, il 2/3 via lavori nuovo edificio per formazione reclusi. Giorgis, lavoro detenuti tutela sicurezza coll

“Devono partire tre cantieri molto importanti a Sollicciano, il primo avrà inizio il prossimo 2 marzo”. Lo ha detto Fabio Prestopino, direttore del carcere fiorentino di Sollicciano, a margine di un convegno della Cgil di Firenze sul tema del lavoro in carcere, e osservando che “ci sono circa 10 milioni di investimenti in questo momento su Sollicciano che finalmente stanno per essere finalizzati”. Prestopino ha spiegato che il primo cantiere che parte riguarda “la costruzione di un edificio per le attività di formazione professionale e di lavoro artigianale delle persone detenute; poi partirà il ripristino delle coperture, dei tetti e delle facciate dei padiglioni detentivi, e di una parte delle zone di servizio; e poi un progetto di efficientamento energetico che riguarderà praticamente tutto l’istituto”. Per il direttore dell’istituto di pena, questo è “un segnale che deve dare fiducia per il futuro a tutti i lavoratori”.(ANSA).

Carceri: Giorgis,lavoro detenuti tutela sicurezza collettiva
Il lavoro dei detenuti “non è soltanto uno dei principali strumenti per garantire l’effettività di quel principio costituzionale della rieducazione, ma è anche uno strumento straordinario di tutela della sicurezza collettiva”. Lo ha affermato Andrea Giorgis, sottosegretario alla Giustizia, parlando a margine di un convegno sul tema promosso dalla Cgil di Firenze. “Laddove al detenuto viene offerta una possibilità di lavoro concreta – ha detto il sottosegretario – si mette il detenuto nelle condizioni di scontare naturalmente una pena in maniera più dignitosa, e al tempo stesso si riducono drasticamente i rischi di recidiva, quindi il lavoro in carcere è al tempo stesso nell’interesse del detenuto e nell’interesse della collettività”. I carcerati che riescono a lavorare, secondo Giorgis, “sono ancora pochi”, per cui “occorrono risorse e provvedimenti che rendano possibile organizzare meglio questo servizio”, mentre sul lavoro come misura alternativa alla detenzione “abbiamo in mente proprio in sede di riforma del processo penale di valorizzare ulteriormente i riti alternativi e le misure alternative”.(ANSA).

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