Carceri: garante, in Toscana problema mancanza di progetto
A livello carcerario in Toscana pi che il sovraffollamento c’ la mancanza di un progetto. Abbiamo un provveditore regionale a mezzo servizio, Giuseppe Martone stato infatti chiamato a reggere anche il provveditorato della Campania, e poi c’ una situazione critica nella direzione di Sollicciano, che in un anno ha visto cambiare cinque direttori, e di San Gimignano dove la direzione a ‘scavalco’. Lo ha detto il garante toscano dei detenuti Franco Corleone in occasione di un seminario, in corso oggi in Consiglio regionale, intitolato ‘Stati particolari del carcere’. Tra le priorit da realizzare entro giugno 2018, Corleone ha ricordato sia la necessit di alcuni interventi strutturali negli istituti di Arezzo, Sollicciano, Pisa, Pistoia, Livorno e San Gimignano, sia azioni dal punto di vista qualitativo come l’affettivit in carcere, il femminile al Gozzini come modello diverso di luogo di detenzione o il teatro stabile a Volterra e un ripensamento della detenzione minorile, perch forse il carcere non pi una forma adeguata per i minori. Il garante toscano ha poi proposto di rendere partecipi i detenuti nelle scelte che riguardano la loro vita. Per questo distribuiremo loro un questionario per raccogliere idee e suggerimenti e analizzeremo i rapporti disciplinari e sugli eventi critici e faremo assemblee in carcere per illustrare le nostre proposte. Dopo la chiusura dell’Opg, ha spiegato, la Rems di Volterra sovraffollata e attendiamo la partenza dei lavori per la realizzazione di una seconda struttura a Empoli che consenta di fare fronte alle necessit .Tra le priorit da realizzare entro giugno 2018, Corleone ha ricordato sia la necessit di alcuni interventi strutturali negli istituti di Arezzo, Sollicciano, Pisa, Pistoia, Livorno e San Gimignano, sia azioni dal punto di vista qualitativo come l’affettivit in carcere, il femminile al Gozzini come modello diverso di luogo di detenzione o il teatro stabile a Volterra e un ripensamento della detenzione minorile, perch forse il carcere non pi una forma adeguata per i minori. Il garante toscano ha poi proposto di rendere partecipi i detenuti nelle scelte che riguardano la loro vita. Per questo distribuiremo loro un questionario per raccogliere idee e suggerimenti e analizzeremo i rapporti disciplinari e sugli eventi critici e faremo assemblee in carcere per illustrare le nostre proposte. (ANSA)