Carceri: garante detenuti Toscana annuncia sciopero fame Franco Corleone, ‘per non essere corresponsabile del disastro’

Tre giorni di sciopero della fame per non essere corresponsabile nel disastro e per ricordarmi della situazione grave che c’Š e soprattutto per chiedere che la questione della riforma che si Š costruita con la chiusura dell’ospedale psichiatrico giudiziario sia rafforzata e non sia abbandonata a se stessa. Lo ha annunciato da oggi il garante dei diritti dei detenuti della Toscana Franco Corleone in una conferenza stampa in Regione, insieme ai garanti per i detenuti di Firenze, Eros Cruccolini, a quello di Livorno, Giovanni de Peppo e a quello di Porto Azzurro, Tommaso Vezzosi. All’origine della decisione la mancata attuazione della riforma dell’ordinamento carcerario: A ottobre – ha spiegato Corleone – il presidente Mattarella ha firmato tre decreti di riforma dell’ordinamento penitenziario che non cambiano la speranza di una grande riforma per il carcere come era sorta negli ultimi due anni attraverso gli stati generali e con i decreti che affrontavano tante questioni, tra cui in particolare in relazione alla situazione del disagio psichico che Š molto pesante. I garanti hanno presentato una serie di richieste all’amministrazione penitenziaria e al provveditorato delle opere pubbliche, per quanto riguarda ristrutturazioni e lavori nelle carceri. Un programma per i prossimi sei mesi – ha aggiunto Corleone – che presentiamo con la necessaria durezza perch‚ la situazione rischia di sfuggire di mano. Abbiamo un elenco lunghissimo di questioni aperte, ha proseguito il garante regionale annunciando un incontro con il provveditore dell’amministrazione penitenziaria per presentare un calendario con i tempi: ci sono molte buone intenzioni ma non si realizzano nei tempi previsti.In Toscana, Š stato spiegato, a fronte di una capienza di 3.146 posti, sono presenti 3.432 detenuti, con 134 donne recluse. Gli stranieri sono 1.688, mentre i tossicodipendenti sono 988. In carcere per reati legati agli stupefacenti sono 1.142. Siamo di fronte – ha affermato Corleone – a un aumento dei detenuti in tutta Italia e anche in Toscana, con il rischio di sovraffollamento. Occorre cambiare la vita quotidiana negli istituti, ma anche avere pi— coraggio per le uscite dal carcere, per esempio dei tossicodipendenti. Questo Š un compito della magistratura di sorveglianza, ma noi dobbiamo spingere perch‚ ci sia molta consapevolezza della gravit… della situazione. Tanti i casi critici anche in Toscana e illustrati, dai garanti: dall’acqua imbevibile del carcere di San Gimignano, alla chiusura della caserma degli agenti della polizia penitenziaria di Livorno o, ancora a Livorno, la situazione drammatica del reparto di transito. Inevitabilmente complesse poi le situazioni dei carceri di Pianosa e della Gorgona. Particolarmente critica, ha aggiunto Corleone, la situazione per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica: La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari – ha spiegato il garante – richiede misure di sostegno che non ci sono. Servirebbe inoltre la possibilit… di far ottenere misure alternative al carcere anche ai pazienti psichiatrici, ma la legge non lo prevede. L’assistenza a questi pazienti Š insufficiente e i garanti sottolineano come questa sia una questione di competenza del sistema sanitario nazionale e della Regione. La Corte costituzionale, ha concluso Corleone, ha iniziato il giro nelle carceri italiane per dire ai detenuti che sono cittadini portatori di diritti. Credo che questo sia un messaggio che vada colto da tutti.(ANSA).

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