“Cara Greta, continua a fare il tuo lavoro”: la lettera del Coord.Donne Cgil Toscana alla giornalista molestata in tv

“Cara Greta, un abbraccio e… continua a fare il tuo lavoro, in sicurezza. Il 25 novembre deve essere ogni giorno”: la lettera del Coordinamento Donne Cgil Toscana alla giornalista oggetto di molestie in diretta tv

Cara Greta,

ormai da tanto tempo, come associazioni delle donne, donne della Cgil, movimenti femministi siamo convinte che le forme di solidarietà espresse in tanti ambienti (compresi gli stadi), in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, rischino a volte di essere rituali di facciata che poco hanno a che vedere con la consapevolezza della gravità che atti di molestia e violenza devastino realmente le donne nel profondo. La tua esperienza, avvenuta mentre stavi lavorando, dimostra che non possiamo ancora confidare nella solidarietà collettiva. Dimostra quanto in certi casi gli ambienti calcistici rischino ancora di restare prerogativa maschile, e che non abbastanza hanno ancora inciso i passi avanti della squadra nazionale e del movimento di calcio femminile.

Sei brava, coraggiosa e determinata ad approcciarti in ambienti che ancora definiremo a volte “ostili” nel riconoscere professionalità e competenze alle giornaliste. Altro che ‘non prendersela…’, noi ce la prendiamo: e non ci possiamo accontentare delle giornate contro la violenza, delle illuminazioni rosse, delle panchine, delle frasi di circostanza, il 25 novembre deve essere ogni giorno. Dalle donne la difesa delle donne, potremmo dedicarti questo abbraccio e chiederti di proseguire il tuo lavoro, messa in condizioni di sicurezza, con la determinazione e la convinzione che nessun stupido tifoso potrà intaccare le tue capacità e la tua dignità.

Tanto ci sentivamo di dover condividere con te. Buon lavoro

Firmato: Barbara Orlandi, Coordinamento Donne della Cgil Toscana

LA NOTA DI SLC FI-PO-PT E NAZIONALE

Eh no…invece noi “ce la prendiamo e come!”. Come uomini e donne di questo paese, come sindacato che rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori del mondo delle emittenti televisive, siamo davvero offesi ed allibiti per quanto accaduto sabato a Greta Beccaglia, giornalista di Toscana TV, molestata pubblicamente due volte: una volta dall’individuo fuori dallo stadio e poi da quello in studio che la invitava a “non prendersela”. A cosa serve la televisione se abdica così plasticamente ad un proprio ruolo “educativo”? Le molestie, il generale clima di misoginia strisciante diffuso nel paese nasce da lontano e si nutre anzitutto dell’indifferenza, quell’indifferenza che a lungo andare diventa colpevole complicità.
E noi, per dirla con Gramsci, continuiamo ad “odiare gli indifferenti, ad essere partigiani”, se questo vuol dire provare disagio e vergogna dinanzi a queste scene. Scusa Greta! E sappi, che noi ce la prendiamo insieme a te!

Firmato: Samuele Falossi SLC-CGIL area vasta FI-PO-PT, Riccardo Saccone SLC-CGIL Nazionale

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