Caporalato: Orlando, entro 20/11 mappatura lavoratori stranieri

“E’ stata avviata un’indagine per mappare la presenza dei lavoratori stranieri impiegati nella filiera agricolo-alimentare che si concluderà il 20 novembre. E’ la precondizione per l’utilizzo dei 200 milioni nel Pnrr destinati al superamento dei ghetti”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso dell’insediamento al Viminale della Consulta contro il caporalato presieduta dall’ex ministro dell’Interno e del Lavoro, Roberto Maroni. “Passi avanti – ha spiegato Orlando – sono stati fatti sul fronte della repressione; ora dovremo concentrarci a risalire la filiera e capire quali sono gli elementi che spingono in quella direzione: ribasso dei prezzi, forme di dumping che producono concorrenza selvaggia. Non basta la repressione, occorre fare leva sulla responsabilità sociale delle imprese e stimolare a considerare il prodotto non solo per quanto costa ma per come è stato prodotto”. In questo contesto, ha aggiunto, “una figura del prestigio e dello standing di Maroni, con la sua esperienza ed il suo curriculum, ci può dare una mano importante”. (ANSA).
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Lamorgese chiama Maroni a presiedere Consulta caporalato  Oggi insediamento al Viminale
L’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, presiederà la Consulta per l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato sottoscritto il 14 luglio scorso. L’insediamento dell’organismo avverrà oggi alle 15 al Viminale, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e del presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco.
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Caporalato: Maroni, un onore diventare presidente Consulta
“E’ per me un grande onore assumere la presidenza della Consulta contro il caporalato. Un onore ed un impegno che voglio portare avanti con tutta l’energia necessaria per dare vigore al protocollo d’intesa ed alla Costituzione che all’articolo 1 riconosce il diritto a lavoro come principio fondamentale di ogni essere umano”. Così Roberto Maroni, nuovo presidente della Consulta, all’insediamento dell’organismo oggi al Viminale. “C’è – ha riconosciuto Maroni – molto da fare, gli sfruttatori sono sempre in agguato e condivido la strategia che si articola in iniziative molto concrete, a cominciare dalla mappatura del territorio per acquisire dati sui fabbisogni dei Comuni con la programmazione e realizzazione degli interventi di prevenzione di ogni forma di sfruttamento lavorativo”. “Dobbiamo – ha proseguito l’ex ministro dell’Interno – fare squadra attraverso il coinvolgimento di prefetti, sindaci, associazioni della società civile, organizzazioni rappresentative di aziende agricole e lavoratori. La scorsa settimana a Milano – ha ricordato – c’è stata la prima condanna sul caporalato per i rider con una sentenza che ha sanzionato l’intermediazione illecita: è un messaggio importante che fa ben sperare”. (ANSA).

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