Camusso,Operai troppo soli nelle fabbriche, ha vinto il grillo-leghismo

Roberto Mania (la Repubblica 09.03.2018) Intervista Susanna Camusso L’operaio della Cgil ormai vota per i Cinquestelle questa sinistra Š da rifondare®Che tra gli operai delle fabbriche del nord iscritti alla Cgil ci fosse chi votava Lega lo sapevamo da tempo, la novit… Š che c’Š unaltra quota di nostri tesserati che non si astiene pi— e che vota per i Cinquestelle¯. ? una parte della ®sconfitta brutale subita dalla sinistra¯ di cui parla in questa intervista Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, alla vigilia dell’avvio dell’iter congressuale che porter… al ricambio del vertice del sindacato. Un congresso che dar… un contributo alla necessaria ®ricostruzione di una sinistra¯, ai suoi valori, alla sua identit…. ®Perch‚ – spiega Camusso basta guardare la cartina dell’Italia con l’attribuzione dei seggi parlamentari per vedere che Š finita l’epoca dell’Italia rossa, pensi all’Emilia Romagna, che era la riserva di voti per la sinistra. ? cambiato tutto, quel modello non c’Š pi—¯.Dunque, lei da capo del sindacato rosso si ritrova ad essere il capo di un sindacato di iscritti grillo-leghisti? Ma il voto di domenica, allora, Š un voto anche contro la Cgil?®No, francamente questo non riesco a vederlo. Non c’Š alcun voto contro la Cgil, anzi ne esce confermata la nostra capacit… di tutela al di l… e oltre gli schieramenti politici, come ha certificato Ilvo Diamanti sul forte amento di consenso alla Cgil. Poi, Š vero che quel voto, il primo dopo la crisi economica, sollecita soggetti sociali a una maggiore autonomia dalla politica e a essere tra i lavoratori in maniera costante non solo durante le vertenze o le vicende contrattuali¯.Eppure lei era prima fila quando parti il progetto Liberi e uguali. Leu Š stato un flop, la Cgil non porta voti?®Non c’Š alcun automatismo tra l’orientamento dei gruppi dirigenti e il voto degli iscritti. La Cgil non Š – e lo diciamo da tempo – una macchina elettorale. Resta il fatto che la sinistra, tutta, non ha capito la domanda di rappresentanza che viene dai ceti pi— popolari¯.La sinistra perde perch‚ non si occupa pi— del disagio sociale, perch‚ non Š nelle periferie, perch‚ non c’Š pi— nelle regione del Sud se non nella forma di potentati. Ma la Cgil non dovrebbe esserci in questi luoghi?®Noi ci siamo. Nel quartiere romano di Tor Bella Monaca siamo rimasti noi e sono arrivate le organizzazioni neofasciste. Riconosco per• che non Š sufficiente quello che facciamo. Chi ha votato M5S ha votato anche per il reddito di cittadinanza, per una nuova i forma di assistenza. Ecco: inquesta richiesta c’Š un messaggio anche per il sindacato. C’Š una parte crescente di popolazione che non trova protezione e il mondo del lavoro in generale si sente isolato senza pi— rappresentanza politica¯.E qui si Š infilato il movimento di Grillo. Sono i Cinquestelle i nuovi socialdemocratici?®Si pu• pensare tutto dei grillini ma non mi pare affatto che la loro offerta possa essere considerata socialdemocratica se in questa formula si vede ancora la coesistenza tra sviluppo ed equit… sociale in chiave solidaristica. Di certo c’Š una parte del movimento che viene da sinistra ed Š per questo che dobbiamo evitare che prevalgano le pulsioni di destra¯.Sta dicendo che il centrosinistra dovrebbe cercare l’accordo con i Cinquestelle per fare il governo?®La Cgil non si sceglie gli interlocutori, dialoga con chi c’Š. Ci interessa capire cosa si pu• fare per bloccare il rischio di una deriva a destra, per diminuire le diseguaglianze, per dare una risposta positiva ai bisogni di chi ha il lavoro, lo cerca o lo cercher…. Personalmente penso che per quanto riguarda la sinistra non ci possano essere scorciatoie. 11 voto ha bocciato le ipotesi in campo: il partito personale, la socialdemocrazia, i rassemblement sociali, il modello tosco-emiliano.====================================DALLA CONFEREZA DI PROGRAMMACamusso, ”Serve pi— sindacato di strada, meno d’ufficio” ”Google e Amazon non possono decidere da sole o saranno guai grossi per i lavoratori”Il segretario generale della Cgil propone una svolta nel sindacato: ?Per governare la tecnologia, serve pi— contrattazione. La nostra forza deve aiutare anche i rider a trovare la loro forma organizzativa.®La tecnologia non Š neutra e non Š immodificabile, Š frutto di scelte e quindi governabile e orientabile¯. Lo ripete pi— volte Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, dal palco della conferenza di programma del sindacato a Milano. Titolata, non a caso, ?Governare linnovazione, contrattare la digitalizzazione?.®Come sempre, di fronte alle grandi trasformazioni, il problema non Š non vedere le opportunit… offerte dallinnovazione. Il problema Š come le governi¯, ribadisce Camusso a Linkiesta. ®Non possiamo permettere che poche grandi aziende, da Amazon a Google, decidano da sole. Dobbiamo far s che le opportunit… che offrono non siano per pochi ma si redistribuiscano. E in questo il sindacato pu• giocare un ruolo chiave con la contrattazione, contrattando gli algoritmi, gli orari e le modalit… di lavoro, andando oltre il lavoro subordinato e raggiungendo i lavoratori nuovi, come i rider. Quello che ci serve Š pi— sindacato di strada e meno sindacato degli uffici¯.Segretario, nella sua relazione ha citato Warren Gamaliel, quando dice che ?la fabbrica del futuro avr… solo due operai: un uomo e un cane. Compito delluomo Š nutrire il cane, la cui funzione Š tenere luomo lontano dalla macchina?. Ma la Cgil come vede il futuro della fabbrica?Pensiamo che lidea di totale sostituzione e automazione si possa non determinare. Se parliamo dei processi industriali, ad esempio, una capacit… di elaborazione pi— rapida dei dati pu• determinare un processo di professionalizzazione e di responsabilizzazione, che certo per• va governato positivamente. Perch‚ se lo governi con il modello scelto da Amazon, ad esempio, lo interpreti nel modo peggiore, con la massima parcellizzazione, generando estraneit… dei processi e sfruttamento. Questo Š in parte il classico processo della catena di montaggio. Non Š sufficiente quindi celebrare il nuovo. Perch‚ dietro la modernit… del grande distributore, ci sono anche e soprattutto modi antichi di lavoro, per niente immateriali.Non di soli ingegneri e sviluppatori Š fatta la nuova rivoluzione tecnologica del lavoro.Certo, assistiamo alla convivenza di organizzazioni del lavoro molto evolute e luoghi di sfruttamento fordista. Le nuove professionalit… legate alle piattaforme sono gi… polarizzate in una logica diseguale. Il rider, la click farm o il lavoratore su Mechanical Turk rientrano nei lavori nuovi svalorizzati, non riconosciuti, in cui il problema Š sempre il minimo costo. E ancora: nei cicli produttivi si tende a usare la tecnologia per capire ?dove posso sottrarre condizioni di lavoro e ridurre i costi?. Prendiamo la logistica, che non Š pi— solo la materiale consegna di un oggetto. Eppure questo Š il settore pi— marginalizzato che oggi abbiamo nel lavoro, con le cooperative spurie, gli appalti degli appalti, il massimo ribasso. Linnovazione dovrebbe servire a redistribuire il reddito oltre che il lavoro, non a favorire esclusivamente uneconomia low cost.CŠ il rischio che pochi grandi aziende alla fine determinino la nuova organizzazione del lavoro?La concentrazione di potere nelle mani di pochissime aziende non ha precedenti nella storia delle rivoluzioni industriali. CŠ un problema di equilibrio di poteri. Gli strumenti e i mezzi per informare la societ… sono nelle mani di pochi e non distribuibili, le nuove tecnologie plasmeranno la societ… e non solo le mansioni di lavoro. Qui si propone un grande tema democratico. Non Š che i nostri destini compiuti, cioŠ che scelte faremo, che cosa leggiamo, come mangiamo e cos via possono essere ?eterodiretti? da chi possiede quei mezzi di produzione. E quindi qui si ripropongono le grandi ragioni dellesistenza della politica e della contrattazione collettiva.Linnovazione dovrebbe servire a redistribuire il reddito oltre che il lavoro, non a favorire esclusivamente uneconomia low costA proposito di politica, siamo in campagna elettorale, quali proposte vede in merito a questi temi?Il tratto che in questo momento vedo Š da un lato continuare nella logica liberista, e cioŠ che bisogna avere meno costo del lavoro e meno diritti. CŠ poi un po di discussione, anche se confusa, su quali misure fiscali adottare nel momento in cui la produttivit… e i profitti non sono pi— solo figli del lavoro umano, dentro per• un mondo fatto di tante regole differenti, per cui i grandissimi alla fine decidono autonomamente. Ma il cuore, cioŠ il rapporto tra tecnologia e dignit… del lavoro, mi pare che sfugga molto. Ne discutono tanti, dai ricercatori ai gruppi di lavoro anche del sindacato globale, ma la politica sembra molto indietro. Non si va oltre gli slogan dellindustria e dellimpresa 4.0, che per di pi— sono fuorvianti e riduttivi.Perch‚?Se si immagina che la trasformazione riguardi solo i cicli manifatturieri, si sbaglia. Abbiamo gi… avuto trasformazioni nella logistica, nel terziario, nella sanit…. E allora continuare a indicarla come unattivit… delle imprese industriali Š non capire gli effetti di trasformazione collettiva. ? non capire che il flusso di dati e la capacit… di programmare riguarda lazienda dellauto, ma anche ospedali, supermercati, la condizione generale di cittadino. Continuare a considerarla come un processo per cui costruisco una strategia di incentivazione per le imprese, senza domandarmi come invece quelle tecnologie cambiano la societ…, significa non avere un progetto per il Paese. La politica cos si ritrae di fronte alla finanza e alleconomia, rinunciando a un ruolo di progettazione della societ….E invece la Cgil cosa propone?Noi proponiamo un grande processo di codeterminazione e di partecipazione alla necessit… di investire e accelerare linnovazione tecnologica, usando lo strumento principe della contrattazione. Non Š sufficiente la logica di incentivazione degli investimenti privati. CŠ anche un grande tema di investimento pubblico nella ricerca e nell?istruzione. Bisogna definire quali sono le nuove condizioni di lavoro, cosa vuol dire dipendere da un flusso di dati, cosa vuol dire che Š un algoritmo che decide i miei turni di lavoro. Per dirla con uno slogan, Š necessario contrattare lalgoritmo. E serve immaginare un percorso di formazione permanente sia per quelli che non sono nativi digitali, sia per quelli che lo sono, in modo da evitare fenomeni di marginalizzazione. E poi cŠ un tema di orario di lavoro.CioŠ?Dobbiamo scegliere la strada della riduzione e redistribuzione dellorario, soprattutto quando la tecnologia distrugge lavoro. Abbiamo dinanzi un orizzonte che ci dice si pu• lavorare meno per poter lavorare tutti, vecchio slogan che per• torna di attualit…. Ma la logica Š unicamente la massimizzazione del profitto, con laumento dellorario di lavoro, facendo lavorare di pi— i pochi e quindi determinando forme di disoccupazione e part time involontario. In pi— cŠ il problema del tempo di lavoro nel tempo di vita, perch‚ a norme attuali noi nella digitalizzazione cominciamo a lavorare a 15 anni e se va bene smettiamo a 70. Non mi pare un grande orizzonte.Abbiamo dinanzi un orizzonte che ci dice si pu• lavorare meno per poter lavorare tutti, vecchio slogan che per• torna di attualit…. Ma la logica Š unicamente la massimizzazione del profitto, con laumento dellorario di lavoro, facendo lavorare di pi— i pochiIl sindacato per•, di fronte a questa grande trasformazione, soffre un gap di innovazione. Guardiamo agli scioperi auto-organizzati dei rider del food delivery, ad esempio.Che stiamo soffrendo un gap Š indubbio. La narrazione attuale Š che un immanente potere superiore ti impedisce di organizzarti. Bisogna ricostruire una narrazione per cui sindacalizzazione non Š un rischio ma unopportunit… per condizioni migliori. E in pi— il sindacato deve essere presente in luoghi che non sono quelli tradizionali. Dallaltro lato cŠ il problema che noi abbiamo affrontato con la Carta dei diritti, e cioŠ non puoi imaginare che i diritti fondamentali del lavoro vengano esclusivamente laddove tu hai un contratto di lavoro subordinato! Tutto ci• va tradotto in azioni concrete. Con una battuta potrei dire: ?Ci serve pi— sindacato di strada, meno sindacato degli uffici?.Qualcuno aggiungerebbe anche ?meno sindacato dei pensionati?…Questo Š sbagliato. ? una contrapposizione che non ha senso. Basta pensare che uno dei grandi temi delle tecnologie Š esattamente come ti confronti con linvecchiamento attivo. La vera questione non Š contrapporre rider e pensionati, ma sapere che la nostra forza deve aiutare anche i rider a trovare la loro forma organizzativa. ? una sfida assai impegnativa e molto pi— reale e concreta di una una teorica contrapposizione tra giovani e anziani. di Lidia Baratta da linchiesta.itSCARICA LA RELAZIONEÿ DI CAMUSSO ALLA CONFERENZA DI PROGRAMMA

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