C.Conti:privilegiati grandi ospedali,territorio indifeso. Medici in fuga, in 8 anni 9.000 emigrati all’estero

Popolazione italiana rimasta senza protezioni adeguateLa concentrazione delle cure nei grandi ospedali verificatasi negli ultimi anni e il conseguente impoverimento del sistema di assistenza sul territorio, divenuto sempre meno efficace, ha lasciato la popolazione italiana senza protezioni adeguate” di fronte all’emergenza Covid. E’ quanto scrive la Corte dei Conti in un approfondimento sulla sanitˆ contenuto nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica.La crisi, spiega la Corte, ha messo in luce anche, e soprattutto, i rischi insiti nel ritardo con cui ci si  mossi per rafforzare le strutture territoriali, a fronte del forte sforzo operato per il recupero di pi elevati livelli di efficienza e di appropriatezza nell’utilizzo delle strutture di ricovero. “Se aveva sicuramente una sua giustificazione a tutela della salute dei cittadini la concentrazione delle cure ospedaliere in grandi strutture specializzate riducendo quelle minori che, per numero di casi e per disponibilitˆ di tecnologie, non garantivano adeguati risultati di cura, la mancanza di un efficace sistema di assistenza sul territorio ha lasciato la popolazione senza protezioni adeguate. – sottolineano i magistrati contabili – Se fino ad ora tali carenze si erano scaricate non senza problemi sulle famiglie, contando sulle risorse economiche private e su una assistenza spesso basata su manodopera con bassa qualificazione sociosanitaria (badanti), finendo per incidere sul particolare individuale, esse hanno finito per rappresentare una debolezza anche dal punto di vista della difesa complessiva del sistema quando si  presentata una sfida nuova e sconosciuta”. A giudizio della Corte,  infatti “sempre pi evidente che una adeguata rete di assistenza sul territorio non  solo una questione di civiltˆ a fronte delle difficoltˆ del singolo e delle persone con disabilitˆ e cronicitˆ, ma rappresenta l’unico strumento di difesa per affrontare e contenere con rapiditˆ fenomeni come quello che stiamo combattendo. L’insufficienza delle risorse destinate al territorio ha reso pi tardivo e ha fatto trovare disarmato il primo fronte che doveva potersi opporre al dilagare della malattia e che si  trovato esso stesso coinvolto nelle difficoltˆ della popolazione, pagando un prezzo in termini di vite molto alto”. Una attenzione a questi temi si  vista nell’ultima legge di bilancio con la previsione di fondi per l’acquisto di attrezzature per gli ambulatori di medicina generale, “ma essa dovrˆ essere comunque implementata superata la crisi, cos“ come risorse saranno necessarie per gli investimenti diretti a riportare le strutture sanitarie ad efficienza”. (ANSA).C.Conti: medici in fuga, in 8 anni 9.000 emigrati all’estero Per trovare occupazione e adeguata retribuzioneUna vera e propria “fuga” dall’Italia per mancanza di posti e bassi stipendi. E’ quella dei medici italiani, in cerca di fortuna all’estero. Secondo quanto riportato dalla Corte dei Conti nell’ultimo Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica, in base ai dati Ocse negli ultimi 8 anni, sono oltre 9.000 i medici formatisi in Italia che sono andati a lavorare all’estero. Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia sono i mercati che pi degli altri hanno rappresentato una soluzione “alle legittime esigenze di occupazione e adeguata retribuzione quando non soddisfatte dal settore privato nazionale”. Una condizione che, sottolineano i magistrati contabili, “pur deponendo a favore della qualitˆ del sistema formativo nazionale, rischia di rendere le misure assunte per l’incremento delle specializzazioni poco efficaci, se non accompagnate da un sistema di incentivi che consenta di contrastare efficacemente le distorsioni evidenziate”. (ANSA).”

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