BORSA: PEGGIORE D’EUROPA. TRIPOLI AFFONDA IMPREGILO, ENI E UNICREDIT

Peggiora il clima in Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che si porta sui minimi di giornata (-1,89%). Pesa la performance negativa di una large cap quale Eni (-4,03%) che opera in Libia nell’estrazione di petrolio e gas. Il paese nord africano e’ scosso da disordini, numerose le vittime negli scontri tra oppositori e sostenitori del dittatore Gheddafi. Un’altra grande compagnia petrolifera, la Bp, sta preparando l’evacuazione di parte del personale.Sotto tiro anche Impregilo (-4,95%), la societa’ specializzata nella costruzione di grandi infrastrutture, che in Libia ha diverse commesse.In retromarcia anche le banche, in particolare Unicredit -3,23%, dove i libici sono il primo azionista: la banca centrale libica possiede il 4,61% del gruppo bancario di Piazza Cordusio, il fondo sovrano libico possiede il 2,60%.Piazza Affari registra la peggiore performance tra le borse europee, un fatto scontato, l’Italia e’ il paese economicamente e finanziariamente piu’ esposto verso Tripoli, commenta una analista.Segni di nervosismo anche sul mercato del debito pubblico italiano, il rendimemto del Btp decennale e’ balzato a 4,82% e lo spread rispetto al decennale tedesco (Bund) e’ salito a 160 punti. ASCA

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