Boom di Cig, a picco Pil e posti di lavoro: il focus Ires-Cgil sugli effetti del Covid sull’economia toscana

Da 50mila a 100mila posti di lavoro in meno, boom della Cassa integrazione, Pil a picco: lo Òscenario apocalitticoÓ degli effetti del Covid sullÕeconomia toscana nello studio presentato oggi da Ires e Cgil. Angelini (Cgil Toscana): ÒLa situazione preoccupa, va cambiato modello di sviluppo trasformando la crisi in opportunitˆÓ. Francese (Ires Toscana): ÒPurtroppo non sarˆ una crisi di breve durataÓ. Quiriconi (Fisac Cgil Toscana): ÒOccorre governare al meglio, nella fase che si apre, reddito e sostegno alle imprese e alle famiglieÓSCARICA IL FOCUSÒUno scenario apocalittico, si rischia di perdere dai 50mila ai 100mila posti di lavoro nella nostra regione da ora a fine annoÓ: cos“ Ires (il centro studi della Cgil) e Cgil Toscana descrivono ci˜ che emerge sullÕeconomia toscana dal rapporto ÒCovid19 e Toscana, primi spunti dÕanalisiÓ, presentato oggi alla stampa in videoconferenza (un focus a cura di Ires Toscana, Isrf Lab, Cgil Toscana, Fisac Cgil Toscana). Per Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana, Òla situazione preoccupa, la ripresa nella Fase2  lenta, occorre difendere i posti di lavoro, crearlo e allargare la domanda interna. Dalla crisi del 2009 la Toscana si difese con turismo ed export, che oggi sono settori molto colpiti. Per questo, in questa situazione cos“ complicata, serve un ripensamento del modello di sviluppo da parte di tutte le istituzioni locali e nazionali, a partire dalle modalitˆ di risposta ai bisogni sociali, dalla riconversione ecologica e dalle opportunitˆ sul digitale. I soldi che sono stati stanziati a vari livelli per mitigare gli effetti sociali del Covid vanno spesi bene, non vanno usati senza unÕidea di prospettiva: servono programmazione, pianificazione, lavoro di squadra tra sindacati, categorie e istituzioni. Bisogna trasformare lÕemergenza in opportunitˆ, partendo dallÕesigenza di rinnovare i contratti nazionali, strumento fondamentale per garantire solidarietˆ e risposte a tanti tipi di problemiÓ.Aggiunge Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana: ÒPer tutto il 2020 lÕeconomia della Toscana risentirˆ pesantemente dellÕimpatto devastante generato dalla diffusione dellÕepidemia a causa delle misure di limitazione dei contatti che hanno ridotto o bloccato pressochŽ tutte le attivitˆ produttive, con una tendenza recessiva che tocca in primo luogo lÕindustria ma che non risparmia neanche servizi, trasporti e turismo. Tutto ci˜ si  riversato su lavoratori e lavoratrici con un ricorso di dimensioni gigantesche agli ammortizzatori sociali, con percentuali di utilizzo di alcuni strumenti, come le diverse forme di Cassa Integrazione, superiori per milioni di ore addirittura alle enormi quantitˆ richieste nel periodo 2009/14 per rispondere alla crisi del 2008. Tutto lascia, purtroppo, prevedere che non sarˆ una crisi di breve durata e lÕimpatto negativo che continuerˆ a generare nelle relazioni tra imprese e mercati limiterˆ ancora a lungo i flussi di merci e di persone da e per la ToscanaÓ.LO SCENARIOLa crisi in Toscana avrˆ un impatto certamente superiore rispetto a quella dei Çmutui subprimeÈ. Tra 2009 e 2014, lÕexport ed il turismo hanno contribuito a limitare i danni e a porre le basi per la successiva ripresa. Proprio export e turismo rappresentano al contrario lÕepicentro, dal punto di vista economico, di questa crisi. Con un Pil regionale a meno 7,1%, lo scenario Prometeia prevedeva una perdita di 65.000 Ula (unitˆ di lavoro) nel 2020. Col deteriorarsi del quadro macroeconomico Nazionale e Regionale, il dato potrebbe superare le 90.000 Ula.Capitolo credito: lo stock degli impieghi in Toscana si  ridotto di quasi un quarto in meno di 10 anni. La struttura dimensionale incide, con un 33,7% di credito a favore delle imprese con meno di 20 addetti. LÕesposizione bancaria di due settori assai colpiti dal lockdown(alloggio-ristorazione e commercio) e del settore che in regione sarˆ probabilmente il pi colpito dal crollo delle esportazioni (tessile) ammonta al 17,7% del totale degli impieghi a fine 2019 contro una media Italia del 10,3%. Spiega Daniele Quiriconi (segretario generale Fisac Cgil Toscana): La crisi 2009-2014 determin˜ una riduzione dell’erogazione del credito all’economia regionale del 22.7% ( -33,7 per le imprese sotto i 20 dipendenti), circa 12 punti percentuali pi della media nazionale in conseguenza delle tipologia di impresa toscana. Nello stesso tempo i crediti deteriorati furono del 31% sopra la media nazionale. Governare al meglio, nella fase che si apre, reddito e sostegno alle imprese e alle famiglie, ed evitare il ripetersi di una crescita esponenziale di Npl sul sistema bancario deve essere l’obiettivo di tutti gli attori nazionali ed europei. Occorre evitare il ripetersi (aggravato) del circolo vizioso crisi dei settori produttivi-crisi delle banche. Cos“ come serve una maggior presenza dello stato nell’economia reale”.ALCUNI NUMERI-0,2%: differenza della crescita media annua 2014/2019 della Toscana rispetto al Centro Nord-8,4% / -12%: forchetta della previsione della variazione del Pil toscano nel 2020-5,3%: andamento previsto dei consumi in Toscana nel 2020-12%: andamento previsto degli investimenti fissi lodi in Toscana nel 2020-5,2%: perdita occupazionale prevista in Toscana nei settori pi colpiti (turismo e commercio) con Pil pari a -8% (la Toscana sottoperforma il dato nazionale, cos“ come il Mezzogiorno)-0,7% / -1,2%: variazione del reddito disponibile prevista tra 2019 e 202046,1 milioni di ore di Cassa integrazione autorizzate in Toscana ad aprile 2020 (il dato esclude sostegni di Fis, enti bilaterali, Cassa integrazione straordinaria)+1656,5% di ore di Cig autorizzate in Toscana ad aprile rispetto alla media dei mesi di aprile 2009-2014Pisa e Firenze: province con incremento maggiore di Cig ordinaria e in deroga rispetto alla media 2009-2014Quasi 275mila i bonus erogati a Partite Iva e autonomi in Toscana… cos“ in ANSACrisi: Ires, arriva calo forte Pil Toscana ‘da -8,4% a -12%’ Perdita  superiore a stime per Italia La Toscana perderˆ nel 2020 una quota di Pil compresa fra l’8,4% e il 12%, calo di poco superiore a quello stimato per l’Italia (8%-11,6%). E’ quanto stima Ires Toscana nel suo report periodico realizzato per la Cgil Toscana, che vede in flessione del -5,3% l’andamento previsto dei consumi in regione per i dodici mesi dell’anno in corso, e del -12% l’andamento degli investimenti fissi lordi. “E’ uno scenario – ha affermato Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana – che pone al decisore politico della nostra regione riflessioni sul modello di sviluppo della regione, e sulle politiche che dovranno supportare la ripresa del ciclo economico e la tenuta dei livelli occupazionali”. Per Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, “il settembre che si avvicina, e la ripresa molto lenta, porteranno ulteriori preoccupazioni. I numeri del sistema economico della nostra regione sono in sofferenza, portandosi dietro una situazione di grande difficoltˆ che ci portiamo dietro dalla crisi del 2008, che non abbiamo mai pienamente recuperato”. (ANSA).Lavoro: Ires-Cgil, Toscana va a perdere fino a 100mila postiLa perdita occupazionale in Toscana nel 2020 sarˆ compresa fra le 70mila e le 100mila unitˆ di lavoro, con una forbice fra 40mila e 57mila posti in meno nei cinque settori pi colpiti dagli effetti della crisi innescata dal Coronavirus. Lo stimano, parlando di “scenario apocalittico”, i ricercatori di Ires Toscana, che oggi hanno presentato il report sull’economia regionale realizzato per la Cgil. I settori pi a rischio, per Ires, sono commercio al dettaglio, trasporti, ricettivitˆ, manifatturiero e intrattenimento. Le ore di cassa integrazione autorizzate ad aprile in Toscana sono aumentate del 1656,5% rispetto alla media dei mesi di aprile 2009-14, il periodo della precedente crisi. I settori pi colpiti sono stati il sistema moda (+2277%), i trasporti (+2166%), e la metalmeccanica (+1945%); le province maggiormente toccate Pisa (+2251%) e Firenze (+2224%). Tale dato, peraltro, non comprende gli interventi del Fis, dei fondi bilaterali e della Cig straordinaria. (ANSA).”

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