Bollette, rette, anziani, debiti: Coronavirus, le proposte delle associazioni dei consumatori alla Regione

ÒEmergenza Covid-19. Interventi urgenti a vantaggio dei cittadiniÓ:  il titolo della lettera che Fulvio Farnesi, vicepresidente di Crcu (che unisce le Associazioni dei Consumatori Utenti) ha inviato al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La lettera contiene una serie di proposte sulla possibilitˆ di eseguire lavori agricoli/accudimento di animali a livello hobbistico, sulla possibilitˆ di accudire i genitori anziani, sui ristori per chi non pu˜ usufruire degli abbonamenti Tpl e delle rette asili nido, sulla possibilitˆ per i bambini di uscire, sul diritto allo studio, sullÕopportunitˆ di interventi anti-indebitamento per le famiglieÊÊIL TESTOÊÒGentile Presidente,le associazioni iscritte nellÕelenco regionale, e facenti parte del Comitato Regionale Consumatori Utenti della Regione Toscana, condividono pienamente le misure adottate dal Governo e dalla Giunta Regionale per limitare la diffusione del Covid-19 e sono convinte che non si debba abbassare la guardia in questa fase di emergenza, mantenendo comunque alta lÕattenzione nei confronti dei cittadini, soprattutto i pi deboli, per garantirne lÕesercizio dei propri diritti. A tale scopo, e con spirito di collaborazione, con la presente sottopongono allÕattenzione della Giunta alcune proposte operative su temi di interesse sociale ed economico.Si tratta di un lavoro in itinere quello fatto dalle associazioni dei consumatori e basato sulle numerose segnalazioni pervenute agli sportelli territoriali, che, come gli uffici regionali, continuano il proprio impegno a tutela dei cittadini da casa, in tele-assistenza.Ê1 Ð Esecuzione di lavori agricoli e/o accudimento di animali svolti in forma non imprenditoriale (hobbistica).I Decreti fino ad oggi emanati dal Presidente del Consiglio non contemplano la possibilitˆ di raggiungere appezzamenti di terreni in cui viene svolta lÕattivitˆ di coltivazione e/o di allevamento in forma non imprenditoriale. Nello specifico si tratta di piccole realtˆ produttive in cui il possessore ,da solo o con lÕausilio dei propri familiari (generalmente figli), svolgono dei lavori agricoli allo scopo di ottenere una piccola produzione agricola per soddisfare le proprie esigenze e, tuttÕal pi, quelle della famiglia dei propri figli. Spesso questi terreni sono isolati e di dimensioni tali da garantire il rispetto delle regole che limitano il contagio da Covid-19. Tuttavia per raggiungerli  necessario lÕutilizzo del proprio mezzo in quanto spesso si tratta di realtˆ produttive che sono collocate in comuni diversi da quello di residenza o, pi, in generale, non in prossimitˆ della stessa.LÕimpossibilitˆ di raggiungere queste piccole realtˆ ha come primo effetto quello di non poteri eseguire dei lavori che, per loro natura, hanno una stagionalitˆ ovvero hanno un periodo entro cui devono essere svolti per non compromettere il futuro raccolto. Ne costituiscono un esempio le potature dellÕolivo che possono essere eseguite al massimo entro la metˆ del mese di aprile; i trattamenti fitosanitari sul vigneto o sui fruttiferi per evitare lo sviluppo di peronospora o monilia . In aggiunta a tutto ci˜ nel periodo primaverile si ha la crescita massima dellÕerba ed eseguire dei tagli e/o eliminare i residui di potatura ha dei benefici per ridurre il pericolo di incendi.Chi vuole portare a termine queste attivitˆ parte dalla propria residenza con un proprio familiare (con il quale condivide lÕabitazione tutti i giorni) e al termine della giornata lavorativa rientra con la stessa persona nella sua abitazione, senza che ci˜ implichi contatti con terze persone.Nonostante ci siano tutti i termini per il rispetto delle disposizioni contenute nei Decreti Ministeriali in merito al contrasto della diffusione del virus, questa casistica non  contemplate fra quelle di assoluta necessitˆ, perchŽ associata allo spostamento verso una seconda casa, e non al beneficio che i lavori svolti in questi appezzamenti di terreno hanno per la collettivitˆ in termini di salvaguardia del territorio.Da non sottovalutare anche che, per chi in questo periodo ha momentaneamente perso la possibilitˆ di lavorare, lÕorto pu˜ rappresentare unÕimportante fonte di sostentamento.La Regione pu˜ intervenire utilizzando i margini di interpretazione lasciati dalle disposizioni nazionali.Ê2 ÐGenitori anziani Ð possibilitˆ di visitarli per verificare il loro stato di salute.LÕultimo Decreto Ministeriale ha limitato ulteriormente gli spostamenti rendendo impossibile lo spostamento verso lÕabitazione di genitori anziani, anche ultra ottantenni, che vivono in un comune diverso da quello di residenza dei figli. Spesso si tratta di anziani che, pur vivendo da soli, non sono del tutto autonomi nello svolgimento della maggior parte delle loro attivitˆ, casi in cui la presenza di un figlio, anche 1 sola volta la settimana,  necessaria.Il terzo settore sta rivestendo un importantissimo compito nel fornire servizi alle persone anziane, nonostante ci˜ il supporto di un proprio familiare, nel rispetto massimo delle misure di sicurezza previste, consentirebbe di alleggerire il numero di servizi svolti rendendoli pi sicuri, efficienti ed efficaci.Anche in questo caso la Regione pu˜ intervenire utilizzando i margini di interpretazione lasciati dalle disposizioni nazionali.Ê3 Ð Impossibilitˆ di usufruire di abbonamenti del TPLLe persone che non possono usufruire del trasporto pubblico pur avendo attivato un abbonamento, sono studenti e, spesso, persone che in questo momento sono in difficoltˆ economica perchŽ non possono lavorare.LÕimpossibilitˆ ad utilizzare i trasporti decretata a livello nazionale,  condizione sufficiente per riconoscere un rimborso pro quota, o altra forma di ristoro, agli abbonati per il periodo che va dal 9 marzo al termine della crisi, in quanto si tratta di prestazioni non eseguite ed impossibili da usufruire per ordine dell’autoritˆ.Su questo tema la Regione, oltre che intervenire direttamente, in quanto autoritˆ garante del TPL, pu˜ attivarsi anche nei confronti del Ministero dei Trasporti per far adottare misure analoghe sulle tratte nazionali anche per il rimborso, oltre che degli abbonamenti, anche dei biglietti ferroviari acquistati e non usufruiti.Ê4 – Rette asili nidoPremesso che alcuni Comuni, se non tutti, come anche da indicazioni di ANCI Toscana, hanno giˆ sospeso il pagamento a fronte di un servizio non erogabile, si chiede che la Regione ribadisca ai Comuni e Scuole private che le rette non sono dovute ai sensi dell’articolo 1463 c.c. dal mese di marzo (compreso) sino alla ripresa del servizio. Pertanto anche quelle pagate in anticipo dovranno dare diritto ad un ristoro.Ê5 Ð Attivitˆ motoria dei bambin*Ancora controversa  la possibilitˆ di poter uscire di casa con i propri figli minori, pur nel rispetto delle misure di sicurezza da garantire per la propria e lÕaltrui incolumitˆ. EÕ necessario quindi chiarire anche attraverso una circolare esplicativa che anche i bambini, con tutte le precauzioni previste, possono uscire accompagnati dai genitori in prossimitˆ della propria abitazione.Ê6 Ð Diritto allo studio e acquisto cancelleriaAlcuni supermercati hanno impedito lÕaccesso alle corsie occupate da generi non ritenuti di prima necessitˆ. Fra queste ci sono le corsie con la cancelleria che, pur nella trasformazione telematica delle lezioni scolastiche, rimane uno strumento essenziale per il lavoro dei bambin* e dei ragazz* , anche in questo caso si chiede alla Regione di intervenire affinchŽ, insieme alla possibilitˆ di consegna a domicilio da parte dei negozi specializzati, sia possibile anche lÕacquisto nei supermercati.Ê7 Ð Indebitamento delle famiglieEÕ necessario chiedere al Governo, in sede di conversione del Decreto Cura Italia, che intervenga con la previsione di sospendere le rate dei finanziamenti (credito al consumo, carte di credito revolving, cessione del quinto), con previsione del divieto di pubblicare, segnalare morositˆ e ritardi nel pagamento di tutte le rate scadute o in scadenza nel periodo 1/3/2020-30/09/2020 (coinvolgendo non solo la Centrale Rischi di Banca d’Italia ma anche le Centrali rischi interbancarie). Ci˜ eviterebbe il sovraindebitamento di molte famiglie e un danno reputazionale che comprometterebbe il futuro accesso al credito.”

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