La Cgil prende posizione su quanto sta accadendo nel paese latino-americano e invita tutte le forze sociali e politiche del paese al dialogo, al rifiuto della violenza, al rispetto della costituzione e condanna ogni tentativo di colpo di StatoPreoccupazione per quanto sta accadendo in Bolivia. La esprime in una nota la Cgil nazionale che chiama tutte le forze sociali e politiche del paese al dialogo, al rifiuto della violenza, al rispetto della costituzione e condanna ogni tentativo di colpo di stato.La crisi politica scatenatasi a seguito dei risultati elettorali dello scorso 20 ottobre e dalle accuse di irregolarit , si legge nel comunicato, ha innescato uno scontro politico interno al paese senza precedenti, in un crescendo di atti di violenza, minacce a funzionari pubblici, governatori e deputati, atti vandalici, ammutinamenti delle forze di polizia, fino ad arrivare alla richiesta di dimissioni del presidente Evo Morales, da parte dei Comandanti delle Forze Armate e della Polizia. E, non bastata, alle opposizioni ed alla protesta popolare, la dichiarazione del presidente Evo Morales, di indire nuove elezioni, come richiesto dalla missione di verifica della Oea che ha certificato le irregolarit ed i risultati del 20 ottobre scorso, per ripristinare il dialogo tra le parti e la normalit al paese.Visto il proseguire di scontri e violenze contro cose e persone in molte regioni del paese e le minacce di sovvertimento dell?ordine pubblico e costituzionale, domenica 10 novembre, il presidente Morales e le altre autorit istituzionali che fanno riferimento al Mas, il partito del Presidente, si sono dimesse e, nonostante ci, gli scontri e le violenze non si sono fermate. Ora la parola passa al Parlamento, che dovr immediatamente, riportare lo scontro politico nell?alveo costituzionale, garantendo il rispetto dell?ordine democratico e fermando ogni tentativo di golpe, continua la Cgil.La Cgil, dunque, chiama la comunit internazionale alla massima attenzione ed appoggio alla difesa dell?ordine democratico e del rispetto dei diritti umani in Bolivia, ed esprime il suo pieno appoggio alla Central Obrera Boliviana (Cob) condividendo quanto espresso nelle dichiarazioni e posizioni delle ultime ore, di rifiuto di ogni manifestazione violenta e contro la costituzione, e invitando la popolazione e le forze sociali ad agire per la pacificazione del paese.
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